Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”
MATTARELLA GRASSO BOLDRINI
Sarà Laura Boldrini la candidata premier sponsorizzata da Giuliano Pisapia alle primarie di coalizione del centrosinistra? L' ipotesi è più che una suggestione. L' ex sindaco di Milano, che sta lavorando alacremente alla nascita di un campo progressista che dovrebbe allearsi con il Pd alle prossime elezioni politiche, ha fatto sapere a più di uno dei suoi interlocutori che non è sua intenzione scendere direttamente in campo.
Pisapia preferisce il ruolo di king maker. E nel suo entourage da un mesetto in qua circola con insistenza proprio il nome della presidente della Camera.
Potrebbe essere quindi proprio Boldrini la candidata della sinistra che sfiderà Matteo Renzi alle primarie prossime venture. È un' ipotesi, questa, che viene vista con favore dallo stesso segretario del Partito democratico, che non vuole un avversario di comodo in questa competizione, convinto com' è che soltanto con delle primarie vere e proprie, non allestite al solo scopo di farlo vincere senza difficoltà, si potrà coinvolgere nuovamente l' elettorato di centrosinistra, portando a votare anche chi in questi ultimi tempi ha preferito restare a casa. Del resto, quale che sia il futuro sistema elettorale frutto della riforma, sembra difficile che si riesca a mantenere le caratteristiche dell' Italicum.
NAPOLITANO BOLDRINI
Per il Pd diventerà quindi inevitabile affrontare il tema delle alleanze. E le primarie di coalizione si inseriscono in questo contesto. D' altra parte, Renzi ha in mente di andare alle elezioni affiancato da una lista di sinistra e non gli dispiacerebbe affatto se a capeggiarla fosse proprio la sua avversaria nelle primarie, ossia la presidente della Camera.
matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda
La quale, finora, ha evitato di farsi trascinare in questo dibattito e ha sempre tenuto a sottolineare che il suo compito in questa fase è quello di guidare l' assemblea di Montecitorio fino alla prossima legislatura.
Ma abboccamenti riservati tra Boldrini e Renzi ci sono già stati, in forma diretta e attraverso Maria Elena Boschi. Del resto, soprattutto dopo il referendum costituzionale, la presidente della Camera non ha nascosto di ritenere necessaria una rinnovata alleanza tra il Pd e la sinistra: Se alle prossime elezioni si vuole vincere non c' è altra alternativa che tornare insieme.
Dunque, nel centrosinistra si comincia a tessere la tela in vista del voto (anticipato o meno che sia) e della riforma elettorale che verrà. Anche i bersaniani da questo punto di vista non sono rimasti con le mani in mano. Roberto Speranza, in un' intervista al Manifesto , ha annunciato che, in caso di primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra, lui non si presenterà. Lavorerò a un' alternativa a Renzi, a un candidato che risponda a un campo largo del centrosinistra, ha spiegato l' ex capogruppo del Pd.
EMILIANO
Speranza e gli altri bersaniani avevano in animo di puntare su Michele Emiliano: il governatore della Puglia come avversario di Matteo Renzi alle primarie. Ma, nel momento in cui dovesse concretizzarsi, la candidatura di Boldrini scompaginerebbe i loro giochi: difficile competere a sinistra con la presidente della Camera, che ha dalla sua il fatto di essere una donna e di avere un grande ascendente presso l' elettorato di quell' area.
PISAPIA