1. ROBERTO SAVIANO: “QUESTO NON È UN GOVERNO ANTIMAFIA. L’ERGASTOLO OSTATIVO NON HA PIÙ SENSO
Estratto dell’articolo di Andrea Malaguti per “La Stampa”
roberto saviano
[…] Una vittoria dello Stato si dice a denti stretti in giorni così. «Certamente un successo per l’Italia e un grande lavoro dei carabinieri. Più difficile pensare che il merito sia del governo Meloni, il meno antimafioso della nostra storia», dice invece Roberto Saviano a La Stampa, mentre le televisioni di tutto il mondo rimandano le immagini di un anziano signore col volto pieno di doppi fondi, sfuggente e ridicolmente mortificato, che viene portato via dalle forze dell’ordine.
[…] Torno alle protezioni. La politica?
MATTEO MESSINA DENARO
«Vecchia storia. Difficile dimenticare che il referente di Matteo Messina Denaro è stato Tonino D’Alì, ex senatore di Forza Italia e sottosegretario all’Interno, a cui i giudici hanno contestato la vicinanza a Cosa Nostra. E in particolare a Riina e ai Messina Denaro padre e figlio. Questo è il livello di stratificazione delle relazioni».
Nella Sicilia governata dall’ex presidente del Senato Renato Schifani, cosa è rimasto del rapporto tra i Palazzi e le cosche?
arresto di matteo messina denaro 4
«Non so esattamente che cosa sia rimasto. Quando si parla di Sicilia bisogna sempre fare attenzione. Ci sono stati dei cambiamenti profondi. Ma noto anche che Dell’Utri e Cuffaro continuano ad avere consenso e uomini sul territorio».
E dunque?
«E dunque fatico a convincermi che ci sia stata una rottura definitiva tra potere politico e mafia in Sicilia. I rapporti del passato tra Forza Italia e Cosa Nostra sono ampiamente documentati. Storicamente e giudiziariamente».
GIORGIA MELONI DAVANTI ALLA STELE DI CAPACI
[…] Giorgia Meloni ha rivendicato il successo dello Stato.
«Che per lo Stato sia un successo è certo. Che il merito sia di questo governo non direi. Anzi, direi che questo è uno degli esecutivi meno antimafiosi che il Paese abbia avuto».
Sembra un pregiudizio più che un giudizio.
«È solo una constatazione. La mafia ama fare affari con chi sta al potere, indipendentemente dai colori. Lo ha fatto con la destra e con la sinistra. Ma la predilezione per la destra è testimoniata da una infinità di atti e documenti».
attentato a maurizio costanzo
[…] «Le voci su un possibile arresto giravano da molto tempo e quello di Piantedosi sembrava lo spot di uno che sapeva. Uno spot pericoloso, perché rischiava di far saltare l’operazione. Ma evidentemente il ministro era certo di fare cassa mediatica con un arresto di cui non ha alcun merito. I carabinieri hanno lavorato su Messina Denaro per anni».
ANTONIO D'ALI
C’era un accordo?
«Di sicuro i tempi erano maturi».
[…] Perché Graviano vuole portarla in tribunale e chiede che il suo libro su Falcone, “Solo è il coraggio”, sia ritirato dalle librerie?
«Molti in questa fase mi vogliono portare in tribunale. E Graviano, mente operativa dell’assassinio di Falcone e Borsellino, è tra loro. Sostiene che io abbia mentito quando scrivo che Riina lo mandò a Roma per costruire una Super-Cosa da contrapporre alla Superprocura».
MEME SULL ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO
A cosa sarebbe servita, la Super-Cosa?
«A seminare il terrore. A uccidere Falcone, Costanzo, Martelli. Ma anche personalità pubbliche come Renzo Arbore, Pippo Baudo o Enzo Biagi». […]
2. PRESO MESSINA DENARO MA PER SAVIANO & CO. IL CENTRODESTRA STAVA AIUTANDO LA MAFIA
Estratto dell’articolo di Fausto Carioti per “Libero quotidiano”
[…] L'arresto di Matteo Messina Denaro ha una sua forza polemica oggettiva, perché fa giustizia di tutto ciò che è stato urlato contro il governo. I primi ad usare l'argomento come una clava sono stati i professionisti dell'antimafia.
Nel maggio del 2020 Roberto Saviano scrisse che Matteo Salvini e Meloni lo criticavano perché lui aveva «raccontato come la mafia dei colletti bianchi porta le aziende in crisi ai clan». E buttò lì l'insinuazione: «Davvero» quei due «ignorano tutto? Oppure sanno, tacciono e preferiscono attaccare me?».
matteo messina denaro
Eccola l'accusa di essere complici (o conniventi, o servi sciocchi, poco cambia): l'ombra di uno stalliere di Arcore che come il Banquo di Macbeth accompagna ovunque i leader del centrodestra.
Concetti che Saviano ha ripetuto nei giorni precedenti alle elezioni: «Il tema mafia è scomparso dalla campagna elettorale perché non porta voti. Porta ad un allontanamento di chi ti ascolta. Se per anni disabitui il dibattito pubblico a questi temi diventa inattuale. La politica tuttora ha abdicato tutto alla magistratura, facendo un errore madornale».
ROBERTO SCARPINATO
Insomma, a sentir lui in chi si candidava a governare il Paese non c'era voglia di combattere la mafia, ma l'esatto contrario: il desiderio di anestetizzare gli italiani, distoglierli dalla questione.
Argomenti non molto diversi li ha sostenuti Roberto Scarpinato nell'aula di palazzo Mama durante il dibattito sulla fiducia al governo. L'ex procuratore generale di Palermo, eletto senatore nelle liste dei Cinque Stelle, ha messo in dubbio la «dichiarata intenzione» del premier «di mantenere una linea di fermezza nella lotta contro la mafia», dal momento che «la vostra maggioranza si regge anche su una forza politica il cui leader ha mantenuto rapporti pluriennali coi mafiosi e che ha tra i suoi soci fondatori Marcello Dell'Utri».
ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO – VIGNETTA BY VUKIC
Per Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale antimafia, eletto con il M5S nell'altro ramo del parlamento, il vero scopo della nuova disciplina delle intercettazioni è facilitare la vita ai mafiosi: «Senza intercettazioni, non avremmo più un solo processo per reati di mafia». [...]
Che il governo sia mafioso o para-mafioso, del resto, è il refrain dei Cinque Stelle. Giuseppe Conte lo ha cantato tante volte, nel tentativo di togliere credibilità alla legislazione del governo in materia di giustizia. «Giorgia Meloni nei suoi discorsi cita Borsellino e la lotta alla mafia», ha detto di recente. [...]
Un po' di giudizi dovrebbero essere rivisti, insomma. Inclusi quelli del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Prima, agli inizi di dicembre, aveva avvertito che col centrodestra al governo tirava un'aria diversa, ovviamente peggiore […] E poi alla vigilia di Natale, intervistato dal Fatto, ha reso pubblico tutto il proprio sdegno: «Quando Giorgia Meloni si è insediata, ha indicato la lotta alla criminalità organizzata come una delle priorità del suo governo. Ci avevo creduto, ma evidentemente ho sbagliato».
NICOLA GRATTERI
[…] Silenzio ieri da parte di Gratteri e Scarpinato. Sempre meglio di Saviano, che ha parlato per dire che il ministro Piantedosi probabilmente sapeva dell'arresto imminente e, «per intestarsi questa vittoria, nella foga ha rischiato di far saltare tutto, dicendo "vorrei essere il ministro che arresta Mattia Messina Denaro", cosa pericolosissima». Nella foga c'è anche chi aveva detto che questo governo avrebbe aiutato la mafia, e ieri si è arrampicato sugli specchi pur di non ammettere di aver sbagliato tutto.
il look di matteo messina denaro la carta di identita falsa usata da matteo messina denaro
attentato a maurizio costanzo 2 LA CARTA DI IDENTITA FALSA DI ANDREA BONAFEDE AKA MATTEO MESSINA DENARO registrazione matteo messina denaro vlinica maddalena SERVIZIO TG2 SU MATTEO MESSINA DENARO conferenza stampa arresto matteo messina 3 arresto di giovanni luppino favoreggiatore di matteo messina denaro la prima immagine di matteo messsina denaro dopo l arresto 2 arresto di matteo messina denaro 5 strage capaci conferenza stampa arresto matteo messina 2 matteo messina denaro 1