Riccardo Lo Verso per corriere.it
SCALA DEI TURCHI
È un volto noto alle forze dell’ordine per una lunga scia di gravi e inquietanti episodi di cronaca. Sarebbe stato Domenico Quaranta, aiutato da un complice, a imbrattare la Scala dei Turchi di Realmonte, sfregiata domenica scorsa con una sostanza rossa e ripulita con l’aiuto di un gruppo di volontari. Imbianchino, 49 anni, Quaranta è stato denunciato a piede libero insieme a G.F., queste le iniziali dell’uomo che lo avrebbe aiutato mettendosi alla guida del furgone sui cui è stato trasportato il materiale per il gesto vandalico.
«Si ipotizza un atteggiamento di generica e vaga contestazione nei confronti del sistema e delle forze dell’ordine — dice il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio — come è dato scorgere sulle pagine dei social dell’indagato». Il passato di Quaranta, però, preoccupa. Nel 2002 fu arrestato per il tentato attentato terroristico alla metropolitana di Milano.
domenico quaranta
La sera dell’11 maggio fece esplodere una bombola di gas alla fermata Duomo. In un cestino della spazzatura gli investigatori trovarono un lenzuolo con la scritta: «Noi combattiamo per la causa, non ci fermeremo più fino a quando non vi sottometterete ad adorare un solo Dio. Allah è grande». Stessa tecnica era stata usata un anno prima nelle Valle dei templi di Agrigento. A deflagrare fu una bombola di gas da campeggio abbandonata sui gradini del Tempio della Concordia. Episodi per i quali Quaranta è stato condannato a 16 anni di carcere.
Quaranta si era convertito all’Islam e aveva imboccato la strada del fanatismo religioso. Nel 2020 tornò a fare parlare di sé imbrattando con dei geroglifici la parete rocciosa in marna della scogliera di Punta Bianca, vicino alla Scala dei Turchi presa di mira domenica scorsa. L’uomo era già stato denunciato anche dalla trasmissione televisiva Striscia la notizia con ben tre servizi (il primo andato in onda nel 2019) su una serie di atti vandalici commessi ad Agrigento.
SCALA DEI TURCHI
I carabinieri di Realmonte e della Compagnia di Agrigento, guidati dal maggiore Marco La Rovere hanno acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza della zona ed eseguito alcune perquisizioni. Il procuratore Patronaggio ricorda che Quaranta «risulta inoltre essere già stato sottoposto a misura di prevenzione e da ultimo nuovamente proposto, proposta tuttavia rigettata dal Tribunale di Palermo, in atto è sottoposto al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura». Domenica, con l’aiuto di un complice, avrebbe sfregiato la Scala dei Turchi.
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