fumio kishida
Quattro ministri giapponesi si sono dimessi ieri dopo che il premier Fumio Kishida aveva annunciato, due giorni fa, di voler affrontare un vasto scandalo di frode finanziaria che sta scuotendo il partito Liberaldemocratico al governo (Ldp), il più grave in trent’anni nel Sol Levante. «Ho presentato le mie dimissioni al primo ministro», ha annunciato il braccio destro di Kishida, il potente segretario generale e portavoce del governo Hirokazu Matsuno, riferendosi ai sospetti di cui lui stesso è oggetto.
FUMIO KISHIDA ESERCITO
Anche il ministro dell’Economia Yasutoshi Nishimura, il ministro degli Interni Junji Suzuki e il ministro dell’Agricoltura Ichiro Miyashita si sono dimessi, insieme a cinque viceministri e ad altri funzionari. Secondo la stampa giapponese, la Procura sta indagando su presunte frodi ai danni di decine di membri del partito guidato da Kishida, la fazione conservatrice che, da quando è stata fondata (1955), ha governato il Paese quasi ininterrottamente. Le persone che si sono dimesse sono sospettate di non aver dichiarato l’equivalente di oltre 30 milioni di euro raccolti nel corso di iniziative di raccolta fondi e anche cene «inventate».