MIRANDA KERR
Daniela Monti per il Corriere della Sera
I leggings sono il nuovo denim, scrivevano i giornali americani lo scorso anno, alla notizia del clamoroso sorpasso: i fuseaux avevano battuto i jeans nelle vendite online, più 41% i primi contro un risicato più 3 dei secondi. Perché ci sono mode che passano e altre che mettono radici e i leggings appartengono a quest' ultima categoria: sono una divisa.
Ridicolizzati («non sono veri pantaloni!»), presi di mira dai custodi del buon gusto («mai se non si hanno gambe esili!»), screditati apertamente («sono una delle rovine dello stile contemporaneo», disse Derek Lam), a volte addirittura vietati perché giudicati «non appropriati», com' è accaduto l' altro giorno su un volo United Airlines, che ha lasciato a terra due ragazzine, in viaggio fra Denver e Minneapolis, perché con i leggings violavano il codice di abbigliamento della compagnia.
Quando la notizia ha cominciato a circolare in Rete, sono arrivate le precisazioni: United Airlines ha spiegato che le adolescenti viaggiavano con il pass per i dipendenti e che dunque dovevano sottostare a regole che valgono per tutto il personale - no a leggings di lycra o spandex, no a jeans strappati, a magliette troppo corte, a biancheria intima a vista - ma la domanda di fondo resta: è «accettabile» girare con i leggings in un qualunque luogo che non sia la propria cucina o il tragitto da casa alla palestra?
LA UNITED AIRLINES FA SCENDERE DUE RAGAZZE CHE INDOSSAVANO LEGGINGS
Il mercato ha già risposto: sì, cento volte sì. È la nuova tendenza, si chiama Athleisure . Pantaloni da yoga, leggings, felpe col cappuccio - e prima ancora scarpe da ginnastica e t-shirt: a saperci fare con gli abbinamenti, a saperci mettere accanto il pezzo giusto, ci puoi andare dappertutto. C' è chi lo chiama business casual e chi preferisce l' espressione comfort couture , fatta di tessuti elasticizzati e avvolgenti. La sostanza non cambia: l' Athleisure fa stare comodi ma va anche oltre, è un modo di vestire premiato da un' etica - prima ancora che da un' estetica - che mette al centro l' imperativo di restare giovani e in forma.
KIM KARDASHIAN CON I LEGGINGS
Così i leggings sono diventati i migliori amici delle ragazze (e delle donne che continuano a sentirsi tali) e la storia della messa al bando sul volo United non fa che confermare la regola: lo sdegno globale che la notizia ha suscitato dimostra come questi pantaloni/non pantaloni siano stati ormai abbondantemente metabolizzati, gli armadi ne sono pieni, opporsi al loro super potere è una battaglia di retroguardia.
A quando, piuttosto, i leggings per lui - che già si vedono addosso a filiformi ragazzini, sopra le passerelle ma non solo - espressioni di quella moda genderless (altra grande tendenza del momento) che, una volta tanto, prende dal guardaroba di lei per conquistare l' altro sesso, e non viceversa?
Imposti attorno agli anni Sessanta con cantori come Mary Quant o Emilio Pucci, i leggings hanno vissuto il loro primo periodo d' oro negli anni Ottanta, quando Madonna li indossava in pizzo, corti al polpaccio, sotto la minigonna ( e indossarli sotto qualcosa è rimasta la regola aurea del buon uso dei leggings).
C' è modo e modo di portarli, è questione di proporzioni: l' atletica narcisa, curata, griffata, posata, con i suoi leggings sarà a proprio agio ovunque.
MEGAN FOX
Si vedono leggings indossati divinamente in prima fila alle sfilate di moda e leggings che mettono in mostra tutto quello che sarebbe prudente e decoroso celare. Sceglierli del tessuto giusto (vale a dire sostanzioso, coprente) è già metà dell' opera: non a caso quelli portati meglio sono in pelle o ecopelle. Sono «un' espressione dell' identità contemporanea», riassume il New York Times , il simbolo di qualcosa che lasciamo sottinteso: il linguaggio verbale si sta impoverendo, è alle immagini, alla moda, a quello che indossiamo che affidiamo il compito di raccontare - nel bene e nel male - chi siamo.
IRINA SHAYK
leggings bosch