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    "MAGER, IL TENNISTA EROE DAL COGNOME INSPIEGABILMENTE MITOLOGICO" – SCANZI IN ESTASI DAVANTI ALL’IMPRESA DEL TENNISTA DI SANREMO CHE DOPO AVER BATTUTO IL NUMERO 4 DEL MONDO THIEM ENTRERA’ NEI PRIMI 100 AL MONDO - "UN RISULTATO CLAMOROSO E MERAVIGLIOSO, NON SENZA PATEMI. TRA POCHE ORE MAGER GIOCHERÀ LA SEMIFINALE. DA SFAVORITO (NEANCHE TANTO: HA GIÀ BATTUTO BALAZS, E SAPERE DI AVERE CHANCE RENDERÀ TUTTO ANCORA PIÙ COMPLICATO). DA APPAGATO, DA MIRACOLATO. PIÙ CHE ALTRO: DA EROE. SPETTACOLO PURO"


     
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    Dal profilo Facebook di Andrea Scanzi

    - Spoiler alert: MAGER va sempre scritto in maiuscolo. Per legge.

     

    MAGER MAGER

    Mi è sempre piaciuto il tennis. E mi son sempre piaciuti gli outsider. Tipo quei tennisti che, lontano da soldi e gloria, si fanno 14 ore di volo per poi perdere al primo turno in un challenger dall'altra parte del mondo. Pagando di tasca propria. Il tennis è pieno di storie così: i primi 100/150 al mondo vivono di quel che fanno, dopo fatiche spesso sovrumane (non tutti nascono Federer, anzi quasi nessuno).

     

    Gli altri, ogni settimana, carambolano di qua e di là in cerca di qualche punto, qualche soldo, qualche vittoria. Senza che nessuno se li fili. Occorre un'abnegazione sovrumana, che pochi considerano ma che mi ha sempre affascinato. Nel mio primo romanzo, La vita è un ballo fuori tempo (2015), uno dei personaggi era un tennista che si faceva sempre il culo per il mondo senza che nessuno lo considerasse appieno. Era ispirato a Luca Vanni, foianese, che ho poi conosciuto.

     

    MAGER MAGER

    Mi piace e diverte seguire le gesta dei tennisti meno noti. A volte ti colpiscono anche solo per il nome, almeno inizialmente (e poi in tivù non li danno quasi mai). Tipo MAGER. Sentite che nome potente: MAGER. Sentite come suona solenne e tonitruante. Mamma mia: e chi sarà mai questo qua? Nato a Sanremo nel dicembre 1994. Lo conoscete? No, o almeno in pochi. Nel 2016 entra nei primi 300, nel 2019 nei primi 200. Nessuna progressione clamorosa, ma stare nei primi 200 al mondo mica è facile. Serve eroismo. Che pochi notano. Continuo a seguirlo per simpatia. Scopro che di recente il suo allenatore è divenuto Flavio Cipolla, un funambolo divertentissimo che una volta fece impazzire Wawrinka (più di una volta). Cipolla aveva un gioco tutto suo. Adorabile. A MAGER fa bene: il ragazzo vince tre challenger e chiude il 2019 alla 118esima posizione. Bravo. Il suo gennaio 2020 non è esaltante, ma poi qualcosa scatta. Vai a capire cosa. A Buenos Aires, un Atp 250, passa il primo turno e si porta a un passo dal battere Cuevas, ma inciampa sul traguardo. Sono sconfitte che possono fare malissimo.

     

    Poi lo ritrovi nel main draw di Rio de Janeiro, un Atp 500. Roba molto seria e del tutto inedita per MAGER (che si pronuncia "Magher" per motivi insondabili che ne accrescono il mistero). Lui passa le quali, e già fa tantissimo. Poi spezza le reni al soporifero norvegese Casper Ruud, fresco di torneo vinto due giorni prima: il suo scalpo più importante, anche se potrebbe essere la cosiddetta Legge Tommasi.

    scanzi scanzi

     

    Al secondo turno MAGER (va scritto sempre in maiuscolo per legge) parte favorito, quindi il rischio è doppio: può buttare via un'occasione clamorosa e 90 punti Atp (anzi 110 con le quali). E invece non fallisce. Nei quarti, ieri, arriva Thiem. Il numero 4 al mondo, fresco finalista a Melbourne. Inaudito, non può esserci storia. E invece MAGER vince il primo set. Con Thiem. Poi arriva la tempesta con MAGER avanti di un break (2-1). E ci si ferma: per un giorno intero.

     

    Un giorno in cui MAGER ha potuto pensare (troppo) all'ipotesi di poter battere il 4 al mondo. Stamani, con un amico pazzo come me, Adriano Aiello, abbiamo fatto ogni macumba possibile su whatsapp per salvare MAGER dall’implosione mentale. Siamo ricorsi a ogni scaramanzia coi metodi più subdoli. Psicologicamente era davvero una condizione devastante per MAGER: Cipolla avrà dovuto lavorarci duro.

     

    E deve averlo fatto molto bene, perché MAGER - poco fa - ha battuto Thiem: 7-6 7-5. Un risultato clamoroso e meraviglioso, non senza patemi (MAGER è stato due volte avanti di un break e ha servito per il match sul 5-4), che proietta l'uomo dal cognome inspiegabilmente mitologico nei primi 100 (a oggi sarebbe proprio 100). Tra poche ore MAGER giocherà la semifinale. Da sfavorito (neanche tanto: ha già battuto Balazs, e sapere di avere chance renderà tutto ancora più complicato). Da appagato, da miracolato. Più che altro: da eroe. Spettacolo puro.

    MAGER MAGER

     

    (Il tennis è bello anche e soprattutto per questo: per tutto quello che ci sta dietro. Non fermatevi mai ai titoli di testa).

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