Edoardo Izzo per “la Stampa”

studente americano beau solomon trovato morto nel tevere

Massimo Galioto torna libero. Il senzatetto accusato dell' omicidio dello studente americano Beau Solomon, avvenuto nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio di quest'anno, è stato scarcerato ieri pomeriggio dopo cinque mesi passati nel carcere di Regina Coeli. Il gip Maria Agrimi ha accolto l' istanza di scarcerazione presentata due giorni fa dal legale di Galioto, l' avvocato Michele Vincelli, nonostante le accuse del pm Marcello Monteleone che ha sempre visto nel senzatetto l' unico possibile responsabile per la tragica morte di Beau.

massimo galioto

L'accusa ha sempre puntato sulla testimonianza di Alessia Pennacchioli, ex fidanzata di Galioto, che ha raccontato che, in quella sera di inizio estate, dopo un diverbio Massimo avrebbe spinto il giovane Solomon nel Tevere, proprio sotto Ponte Marconi. La donna ha ribadito questa versione per ben cinque volte.

Quattro interrogatori e un incidente probatorio, due giorni fa, tra lacrime e singhiozzi, risultato decisivo per la liberazione del senzatetto: Alessia è stata smentita. La Pennacchioli - durante l' incidente probatorio - davanti al video dove si vede una persona spingere Beau nel fiume non ha riconosciuto Massimo, cadendo più volte in contraddizione.

beau solomon ritrovato lungo il tevere

Nell' ordinanza con la quale il gip Agrimi accoglie l' istanza di scarcerazione dell' avvocato Vincelli si legge infatti che Alessia «non è stata in grado neppure minimamente di collegare il suo ricordo alle immagini riprese», ed in particolare nel video, analizzato anche dagli uomini della Polizia Scientifica «non si rinviene in alcun modo un soggetto la cui condotta corrisponda a quella che la Pennacchioli attribuisce all' ex-compagno». Ma non è tutto.

Alessia ha sempre raccontato che, nella sera in cui Solomon è morto, Galioto prima di spingerlo nel fiume gli ha lanciato un sasso per tramortirlo. Anche qui la ricostruzione risulta imprecisa. Si legge infatti nell' ordinanza del gip che «il soggetto che la Pennacchioli ha in modo incerto indicato poter corrispondere a Galioto interagisce per diversi minuti con Beau Solomon, ma - a dire della polizia scientifica - probabilmente non tocca il Solomon né lancia il sasso».

beau solomon e il tevere

Ma perché inventare tutto questo? Secondo il gip la Pennacchioli avrebbe visto male perché «indossava occhiali rotti» ed era buio, quindi essendoci più persone sulla banchina era difficile distinguere chi fosse Galioto. Di opinione diversa è il legale del senzatetto di 40 anni, l' avvocato Vincelli, convinto fin dal primo giorno sulla malafede della donna. E ora? Da dove ripartirà la Procura di Roma per consegnare finalmente un colpevole ai genitori del giovane studente del Wisconsin? Le testimonianze sono state smentite dal video che però non è riuscito a dare una risposta precisa. Se Galioto non è il colpevole dell' omicidio, e gli altri tre uomini non sono mai stati indagati (due ora sono all' estero), chi ha spinto Beau nel fiume?

beau solomon con la famiglia

A questa domanda dovrà rispondere la Procura di Roma, per scongiurare un altro «caso Knox» che rischierebbe di aprire un nuovo fronte di tensione con gli Stati Uniti.

I pm romani avevano acquisito negli scorsi mesi anche la testimonianza di un altro senzatetto, secondo cui Galioto avrebbe ucciso un artista di strada pistoiese e suo amico, Federico Carnicci ripescato nel luglio 2015. «I toscani ogni tanto andrebbero annegati», avrebbe detto Galioto, e questo fatto aveva accreditato l' ipotesi che il punkabbestia avesse spinto nel Tevere anche il ragazzo di 19 anni del Wisconsin.

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