Francesco Specchia per "Libero Quotidiano"
funivia di stresa
Davanti al Bar Lungolago, tra decine di alberghi vuoti e negozi chiusi, avvolti in un silenzio innaturale, l'oste di lungo corso Lorenzo Ponti Greppi, sua figlia e i suoi collaboratori sembrano quattro statue di sale.
Braccia conserte, sguardo lavato dalla pioggia e perso nella nebbiolina del Lago Maggiore, annuiscono: «È una tragedia avevamo appena ricominciato a riprenderci dal Covid…».
incidente funivia stresa mottarone 2
Accanto a loro, dal palazzo del municipio, allo stesso modo, ogni impiegato, cronista in visita, tutore dell'ordine, passante si cristallizza per un quarto d'ora di straziato lutto cittadino. Stresa piange i suoi morti.
TUTTO IL DOLORE
Manca l'ossigeno, finiscono le lacrime, le parole rimangono in gola. Accartocciate come la cabina della funivia schiantatasi poco lì sopra tra i faggi del Mottarone, da un'altezza di 30 metri.
funivia stresa mottarone 9
Quattordici vittime, un unico bimbo sopravvissuto - Eitan, 5 anni non più in pericolo di vita, salvato dal padre morto - per un incidente tecnicamente impossibile. Mentre i corpi, visitati dalla sindaca Marcella Severino e dal governatore piemontese Cirio giacciono all'obitorio di Verbania, stampa e curiosi affollano la stazione di partenza di Lido Carciano tra telecamere e auto del soccorso alpino.
funivia Stresa Mottarone
Ogni pensiero è un sussurro. Da queste parti, davanti all'Isola Bella - come scrisse Buzzati - si sta concentrando tutto il dolore del mondo. «Sono qui da 20 anni: mai successo una cosa simile, nel 2001 la funivia si bloccò, ma il sistema di frenaggio era perfetto».
FUNIVIA STRESA
Alessandro, il barista del Lido scuote la testa. Accanto a lui Udo, un fisico tedesco, mi bombarda di spiegazioni tecniche: «Non si capisce. Il sistema è sicurissimo tra cavo portante e cavo trainante, e c'è un freno d'emergenza e la cabina sopporta tre volte il peso. Si è rotto il cavo, è saltato il freno. Con l'intero impianto rifatto nel 2013. E poi il controllo è affidato alla Leitner di Vipiteno, un'azienda infallibile".
MARCELLA SEVERINO
Eppure, nessuno capisce. Non capisce com'è potuto accadere il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che istruisce «una commissione che si aggiunge a quelle già competenti della magistratura».
Non capisce il misterioso gestore della funivia Luigi Nerini, 56 anni, proprietario unico delle Ferrovie del Mottarone, uomo dall'understatement inversamente proporzionale al fatturato (1,7 milioni di euro, 100 mila clienti l'anno).
LA SINDACA DI STRESA MARCELLA SEVERINO
Soprattutto, non capisce la Procura. Secondo il Procuratore di Verbania Olimpia Bossi si configurano il "disastro colposo" e pure l'"omicidio plurimo colposo"; ma non si parla di indagati. Perché gli attori in commedia sono un groviglio.
C'è la società che gestisce l'impianto, appunto; ci sono le società che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell'impianto nel 2014-2016, e c'è la società incaricata della revisione annuale. Eppoi ci sono gestione e proprietà.
FUNIVIA stresa mottarone
LA VETTA BLINDATA
Mi racconta l'assessore regionale Maurizio Marrone che - dall'opposizione della giunta Chiamparino - sulle manutenzioni delle Ferrovie produsse chili di interrogazioni: «Dopo la gestione per anni di Ferrovie del Mottarone, nel 2014 l'asta per le gestione e la manutenzione della funivia andò deserta. Servivano almeno 4 milioni di euro per il 40° anno di vita di una struttura vecchiotta. Dei quali 1 milione dalla Regione e 1,8 dal Comune, il resto dovevano accollarselo i privati. Poi, nel novembre 2015, arrivò un altro bando; venne confermato l'impegno pubblico dalla Scr Piemonte la società della Regione. E si presentarono le Ferrovie del Mottarone con la Leitner di Vipiteno, leader mondiale di impianti (Leitner ricorre spesso, ndr)».
FUNIVIA STRESA MOTTARONE PRECIPITA
Sì, ma la proprietà? La Regione assegna la proprietà al Comune. Il Comune - attraverso la sindaca, e Carla Gasparro assessore al Bilancio e alla Fiscalità, ora "alla preghiera" (fu la prima a recarsi con la sindaca nella scarpata in cerca dei corpi) sostiene che «la proprietà doveva passare a noi, ma siccome non sono stati fatti ancora alcuni passaggi burocratici, è in itinere: la proprietà sta in capo alla Regione».
precipita funivia stresa mottarone
L'altroieri era il contrario. Mi spiegano che, in pratica, manca la trascrizione delle proprietà, i timbri. Ignoro se servirà a rimpallare per molto la responsabilità penale. Ora il Mottarone è blindato, in vetta, dai posti di blocco.
Si è chiuso lo sguardo sulla Val d'Ossola, sugli arabeschi dei sette laghi, sui giganti del Vallese e i riflessi di ghiaccio del Monte Rosa. La funivia, dal 1963 cerniera naturale su paesaggi di paradiso, è diventata un filo d'acciaio su cui danza il dolore del mondo…