M.Car. per il Messaggero
LA DECISIONE
VIRGINIA RAGGI E RAFFAELE MARRA
Le vicende giudiziarie di Raffaele Marra e di Sergio Scarpellini si dividono: l' 80enne costruttore sta troppo male, trovandosi in una fase di «peggioramento clinico irreversibile». Mentre il processo a carico dell' ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, accusato di corruzione, si avvia verso la conclusione. «Le condizioni di salute di Sergio Scarpellini si sono aggravate al punto che al momento non ha capacità di essere in giudizio e quindi si rende necessario lo stralcio della sua posizione».
Così ha deciso il presidente della II sezione penale di Roma, Anna Maria Pazienza, nel corso dell' udienza di ieri, con cui, di fatto, invece, si è conclusa l' istruttoria nei confronti di Raffaele Marra, l' ex capo del personale del Campidoglio, arrestato per aver acquistato nel 2013, secondo la procura, una casa in Prati Fiscali con i soldi del costruttore, circa 367 mila euro prestati «per paura di ripercussioni», come ammise Scarpellini nell' interrogatorio di garanzia del dicembre del 2016. Per il costruttore tutto è rimandato al prossimo 11 dicembre, quando i suoi legali dovranno depositare un' integrazione della perizia medica.
SERGIO SCARPELLINI
DUE APPARTAMENTI
Ieri si è ritrovato a testimoniare, di fronte al pm Barbara Zuin, Paolo Sassi, il dirigente del comune di Roma che per qualche mese nel 2010 si ritrovò alle dipendenze di Raffaele Marra presso il dipartimento patrimonio. «Marra mi chiese di concedere un appuntamento a Scarpellini, che venne di persona a parlarmi di una morosità di tremila euro che il Comune aveva per due appartamenti di sua proprietà.
SERGIO SCARPELLINI
Io mi meravigliai che un miliardario si preoccupasse per una cifra così modesta, ma soprattutto che dovesse intercedere Marra». Sassi ha sottolineato la grande capacità relazionale di Marra. Il giorno del suo arresto la sindaca Virginia Raggi lo definì «uno dei 23mila dipendenti del Campidoglio». Eppure, per Sassi, l' ex finanziere in più occasioni avrebbe fatto sfoggio del suo potere: «Di Marra mi colpì la sua rete di relazioni.
Quando ebbe frizioni con la sindacatura dell' epoca (l' ex sindaco Alemanno ndr) trovò rapidamente un altro incarico di prestigio in Rai. Ma, nonostante questo, continuò a fare telefonate e richieste per assumere informazioni sullo stato delle pratiche. Una volta ci invitò a scendere per prendere il caffè. Si presentò con una Porsche appena comprato. Ma sottolineò: è usata»
RAFFAELE MARRA L ARTICOLO DI FITTIPALDI CHE ANTICIPAVA DI TRE MESI L ARRESTO DI RAFFAELE MARRA E I RAPPORTI CON LA RAGGI I REPERTI ARCHEOLOGICI SEQUESTRATI A SERGIO SCARPELLINI