porro cruciani
Fleximan fa discutere. Protagonisti di un acceso confronto, Nicola Porro e Giuseppe Cruciani. I due, nella puntata di lunedì 29 gennaio di Quarta Repubblica, sul "giustiziere degli autovelox" hanno opinioni contrastanti.
"Io penso che non si possa violare la legge. Per quanto sia un sopruso, io a Bologna andrò a 30 chilometri all'ora. Non li sto criminalizzando, sto dicendo che commettono un reato", spiega il conduttore di Rete 4 a chi crede che Fleximan sia "un eroe".
Non la pensa allo stesso modo l'ospite. Come ricordato da Cruciani, "se chiedi all'80% delle persone cosa pensano di Fleximan, soprattutto quelli che lavorano, ti diranno tutti che ha ragione. Questo è un fatto da registrare. Cosa significa? Che Fleximan è un moto dell'anima, è quello che noi vorremmo essere e non riusciamo a essere.
porro cruciani
Chiaro che dovremmo qui condannare la delinquenza, però ti voglio rispondere con le parole di un signore". A quel punto il conduttore de La Zanzara legge la missiva inviata al Corriere della Sera: "Fleximan è la reazione del cittadino che si sente vessato, senza prospettive, minoritario, annichilito di fronte a poteri che percepisce altrove e che non riesce a controllare. È una voglia di riscatto che Fleximan interpreta".
AUTOVELOX ABBATTUTI DA FLEXIMAN - 25 GENNAIO 2024
Ma Porro non ci sta: "Non si può pensare che la risposta a un abuso sia questa". E Cruciani incalza: "Alcuni comuni hanno pensato di non rimetterli, perché?". Il conduttore a quel punto riprende la parola: "Alcune multe sono una follia, è vero. Ti sto negando la battaglia così come non voglio gli imbrattatori, non voglio Fleximan". "Gli imbrattatori sono impopolari - replica l'ospite -, Fleximan è popolare". "Tra i tuoi amici sono impopolari", conclude il giornalista spazientito.
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