Tommaso Moretto per www.corriere.it
vincenzo falabella
Rischia di finire in tribunale il diverbio tra un tassista veronese ed il presidente della federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), Vicenzo Falabella, di Roma. Il fatto scatenante è di venerdì 30 settembre. Alle 20,30 circa nel piazzale della stazione ferroviaria Porta Nuova di Verona il presidente della Fish (ma anche della Faip, federazione associazioni italiane paraplegici), secondo il suo racconto, si era già quasi accomodato in un taxi mentre l’assistente del servizio «Sala blu» stava caricando la sua carrozzina a bordo.
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La chiamata a un altro taxi
In quel momento il tassista lo avrebbe invitato in maniera aggressiva a scendere dicendogli che avrebbe dovuto chiamare un’auto apposita, più adatta. Falabella avrebbe chiesto spiegazioni poiché non gli servono pedane o ausili per salire, poi avrebbe chiesto il numero di licenza del taxi ma gliene sarebbe stato fornito uno sbagliato. Pioveva. Poco dopo è arrivata un’altra auto che l’ha portato prima ad un appuntamento in città e poi in albergo.
L’esposto alla polizia locale di Verona
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Ma la vicenda non è finita così, Falabella ha presentato un esposto al comandante della polizia locale di Verona ritenendo che si sia verificata interruzione di pubblico servizio, quindi un reato penale e facendo presente che a suo avviso potrebbe anche scattare la revoca della licenza per il tassista, in base a quanto scritto nel regolamento per il servizio pubblico di trasporto persone e bagagli del Comune di Verona.
Due giorni dopo i fatti Falabella è tornato a parlare della vicenda, «sono costretto, mio malgrado» ha scritto sul proprio profilo Facebook prima di far sapere che il presidente del Radio Taxi Verona non avrebbe creduto a lui ma al tassista, che avrebbe dato una versione differente dell’accaduto, inoltre ha criticato il fatto che siano finite sui social le foto del taxi incriminato, minacciando querele.
La solidarietà della politica dal sindaco Tommasi a Zaia
Falabella però annuncia: «Sono pronto a portare quanto accaduto nelle aule di giustizia, non temo nulla e nessuno». Pioggia di solidarietà al presidente Fish da diversi esponenti politici veneti, a partire dal sindaco Damiano Tommasi. Ma anche del ministro Erika Stefani: «Accade che, quando la disabilità diventa visibile, una parte della nostra società la percepisce ancora come un problema.
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Questa mentalità ha portato un tassista di Verona a negare il servizio a, il presidente della Fish, quando si è accorto che per muoversi utilizza una carrozzina». E dal presidente della Regione, Luca Zaia: «Una circostanza molto triste, nella quale emerge una particolare insensibilità d’animo. Mi auguro che la polizia locale faccia al più presto chiarezza in modo di poter applicare quanto prevede la legge».
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