Estratto dell'articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
schlein festa unità ravenna
Gli arredi – in legno riciclato – sono quelli del JovaParty. “Alcuni li abbiamo fatti risistemare – racconta una volontaria – altri sono proprio quelli dei concerti”. A Ravenna l’estate addosso diventa l’estate militante. Elly, lo spettacolo dopo il Big Bang della sinistra. Il Pd, l’ombelico del mondo, che prova a guardare oltre il suo ombelico, vecchio vizio della ditta. È la prima festa dell’Unità targata Elly Schlein. La prima con una donna segretaria.
La vecchia guardia, l’esercito di oltre 800 volontari, anagraficamente quasi tutti ampiamente negli ‘anta’, lo sa bene. E tributa alla neo-leader coretti, ovazioni, applausi. Soprattutto avvertimenti: “Occhio, che nel Pd hai tutti contro”, le dice Canzianilla Pessi, 68 anni, ex addetta alle pulizie, mentre è in fila alla friggitoria. “Non tutti – replica Schlein – Ma tengo botta”.
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Stando all’applausometro, il nuovo corso spopola tra gli stand. Certo, Schlein gioca in casa, ma è comunque un test. Anzi, chi le muove una critica, lo fa per dirle che dovrebbe essere di sinistra ancora di più. Chissà se ai riformisti del Pd suonerebbero le orecchie, passeggiando tra le cucine con la falce e martello e i compagni che davanti Schlein si mettono in posa col pugno chiuso. “Ci tenevamo a farlo davanti a te”. Ecco due ragazzi arrivati da Bologna: “Segretaria, ma quando svoltiamo a sinistra?”. Risposta: “Più di così? Anzi, mi dicono che esagero”. “Basta con questi liberali!”.
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furfaro schlein
Nonostante i mugugni di qualche militante, il format della festa è all’insegna del campo largo. Almeno negli inviti. Carlo Calenda avrebbe dovuto dialogare domani con Pier Luigi Bersani, ma non ci sarà: “Impegni familiari”, spiega il leader di Azione. Anche se il suo nome è sui depliant. Ci sarà però Giuseppe Conte, faccia a faccia col presidente Pd Stefano Bonaccini. E poi Mariastella Gelmini e Angelo Bonelli, Maria Elena Boschi (unica renziana) e Riccardo Magi, Maurizio Landini e don Ciotti. Mercoledì prossimo è in calendario il ritorno di Walter Veltroni, per parlare di ‘I have a dream’, sessant’anni dopo. Sabato Paolo Gentiloni sarà intervistato dal direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. Domenica ci sarà la spagnola Yolanda Diaz, che piace molto anche ai grillini. Enrico Letta invece è il grande assente: durante l’estate militante è stato in Nuova Caledonia.
2 – VELARDI: “L'ESTATE DI SCHLEIN? ALTRO CHE MILITANTE”
Estratto dell'articolo di Alessandro Luna per www.ilfoglio.it
La bella stagione sta per finire, ed è quindi forse anche il momento di tirare le somme su chi ci aveva promesso che questa estate sarebbe stata “militante”. Un termine fortemente improprio secondo Claudio Velardi, fondatore del Riformista, e già “Lothar” di Massimo D’Alema. “Quella dell’estate ‘militante’ è una cazzata di marketing, ben detta ma che, con quello che abbiamo visto fare a Schlein in questi mesi, non c’entra davvero nulla.
claudio velardi
E’ un aggettivo usato un po’ furbescamente, che porta alla memoria l’attività politica di altri tempi, quando si andava in spiaggia a vendere le copie dell’Unità. A volte potevi trovarci anche alcuni dei dirigenti del vecchio Pci. Che cosa ha avuto esattamente di ‘militante’ questa estate del Pd? Hanno barato con le parole, come si fa spesso a sinistra, a uso e consumo dei poveri ‘militanti’ messi a cuocere le piadine”. (…)
Per Velardi non è andata così: “Non è uscito fuori nulla di inedito, nessuna dichiarazione capace di dettare l’agenda ai giornali o al governo. Se gli togli il salario minimo, il Partito democratico di quest’estate è il nulla”.
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