Tommaso Labate per il "Corriere della Sera" - Estratti
elly schlein con l'elmetto
Non che prima dell’attacco di Hamas si fossero lasciati benissimo, anzi. Con Giuseppe Conte che avvertiva sintomi di «orticaria tutte le volte che sento parlare di campo largo», il Partito democratico che accusava i Cinque Stelle di fare la stampella di Giorgia Meloni sulla Rai e sempre l’ex premier che negava i litigi con i cugini di schieramento: «Mica abbiamo litigato col Pd, semmai è il Pd che litiga con se stesso».
Una settimana dopo l’inizio della guerra in Israele, mentre Tel Aviv ammassa soldati sul confine con la Striscia di Gaza, in quel che resta dell’idea di «campo largo» si gira il sequel dello stesso film visto sull’Ucraina, quando la corsa al distinguo rispetto a Kiev e Mosca fu lo sport quotidiano di quell’alleanza che doveva essere e poi è stata a metà, a volte sì, a volte no, quasi sempre forse.
(...) Conte e Schlein continuano a punzecchiarsi a distanza. L’obiettivo palese anche se mai dichiarato è arrivare prima dell’altro alle Europee e a lui, che sta dietro, tocca la prima mossa.
GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN - MEME BY USBERGO
«A Elly Schlein potrei suggerire di vedere Full metal jacket », perché «Enrico Letta ha messo l’elmetto al Pd ed Elly non ha avuto il coraggio di toglierlo», ha scandito con un chiaro riferimento all’Ucraina. Lei, che all’epoca non era segretaria, stavolta ha evitato il teorema delle «posizioni già prese in precedenza», usato per esempio quando si è trattato di smarcarsi dal suo stesso partito su altri dossier (come il termovalorizzatore di Roma); e si è giocata la carta dei valori, con la «c» minuscola, così da non confonderla con quella del Pd: «Io non credo che la parola pace possa essere divisiva, a meno che non sia tradita nella sua stessa essenza».
E ancora: «Io penso che una grande forza progressista non possa non avere una tensione verso la pace. È parte del patrimonio del Pd», ha poi aggiunto prima di sottolineare l’esigenza di attivare i corridoi umanitari.
ELLY SCHLEIN
Fosse solo questo, il dibattito a sinistra, qualche nostalgico potrebbe persino rimpiangere l’epoca in cui i «campi larghissimi» che pure avevano prodotto maggioranze di governo — da Clemente Mastella a Fausto Bertinotti — si azzannavano al loro interno al solo evocare una parola, un cognome o un tema qualsiasi che rimandasse a un conflitto armato, da Clinton a Blair, dalla Serbia all’Iraq, dalla Nato alla nuova base Usa a Vicenza che faceva sistematicamente tremare l’ultimo governo Prodi. In realtà, nell’eterna disputa tra M5S e Pd, anche sulla guerra in corso in Israele si intravede pochissimo materiale anche solo per immaginare un’idea di sintesi, un approccio condiviso che vada oltre il rimando al diritto internazionale, la generica promozione della pace.
giuseppe conte elly schlein 4
Un veterano del Pd che ha vissuto l’epoca delle divisioni nel vecchio centrosinistra dice: «All’epoca eravamo divisi su quasi tutto e puntavamo a trovare un accordo. Qua Conte e Schlein la pensano allo stesso modo ma fanno di tutto per dividersi». Il canovaccio della rissa continua è già scritto. La manifestazione per la pace promossa dal Pd c’è già (l’11 novembre); il «vado-non vado» dei Cinque Stelle, la conta delle bandiere, la disputa sulla piattaforma e magari sulla scaletta degli ospiti o interventi dal palco, ecco, basta aspettare. E arriveranno presto.
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE