• Dagospia

    SCHOLZ SCAPPA CON MACRON (E MOLLANO L'ITALIA SENZA DRAGHI) – CON SUPERMARIO DIMISSIONARIO, L'ASSE GERMANIA-FRANCIA-ITALIA, NON C'E' PIU' E, TROVATA L'INTESA SULLE MISURE PER AFFRONTARE LA CRISI ENERGETICA, I DUE ANNUNCIANO TRIONFANTI: “SE L'EUROPA NON AVANZA, PROCEDIAMO IN COPPIA” - IL GUAIO E' CHE ANCHE CON UNA MELONI IN CARICA A PALAZZO CHIGI, SCHOLZ E MACRON NON L'AVREBBERO INVITATA. E QUESTO E' SOLO UN PICCOLO ASSAGGIO DEI FUTURI RAPPORTI TRA L'EUROPA E L'ITALIA MALDESTRA...


     
    Guarda la fotogallery

    1 – SCHOLZ, SCUDO ENERGIA? ALCUNI PAESI GIÀ LO FANNO

    olaf scholz olaf scholz

    (ANSA) - "È necessario che i prezzi del gas e dell'energia calino". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz, in conferenza stampa con il collega olandese Mark Rutte, rispondendo a una domanda sulle critiche in Europa allo scudo da 200 miliardi di euro per frenare il prezzo del gas. "E alcuni Paesi già da tempo fanno quello che noi ci siamo preposti di fare per i prossimi anni", ha aggiunto, sottolineando che il pacchetto non riguarda un periodo breve ma gli anni 2022, 2023 e 2024. Un piano che rappresenta un passo "ponderato e intelligente".

     

    2 – SCHOLZ,FONDI RECOVERY NON ANCORA SPESI, AGISCONO SU CRISI ++

    olaf scholz emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron

    (ANSA) - "La maggior parte dei soldi del Recovery Fund non è ancora stata spesa", e questo fondo "agisce direttamente nella crisi attuale". È quello che ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sulle proposte dei commissari Ue, Paolo Gentiloni e Thierry Breton, che hanno invitato ad ispirarsi al programma Sure, per superare la crisi energetica nell'Ue.

     

    URSULA VON DER LEYEN URSULA VON DER LEYEN

    "Questi mezzi, per la gran parte, non sono stati ancora spesi. Diversamente da quanto avviene in genere, ora accade che i programmi di investimento non arrivino dopo la crisi, come mezzo di speranza per il futuro. Alla luce della sfortuna che alla crisi della pandemia si è aggiunta una nuova crisi energetica, provocata dalla guerra mossa dalla Russia contro 'Ucraina, questi mezzi fanno effetto adesso", ha continuato. "Abbiamo un enorme programma da 750 miliardi di euro, la maggior parte dei quali non sono stati spesi, e che adesso possono essere efficaci. Questo va tenuto presente quando discutiamo di cose concrete fra di noi", ha aggiunto. Scholz ha anche ricordato di essersi personalmente impegnato per mettere su il Recovery durante la pandemia.

     

    3 – LA CENA RISERVATA TRA SCHOLZ E MACRON

    Uski Audino per “La Stampa”

     

    emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron olaf scholz

    Si sono incontrati a Berlino per una cena «riservata» il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere Olaf Scholz, nel giorno della riunificazione tedesca. Nessun orecchio indiscreto e nessuna conferenza stampa e per un incontro di lavoro che punta a preparare la prima riunione della Comunità politica europea, a cui seguirà il giorno dopo la sessione informale dei Capi di Stato e di governo a Praga il 7 ottobre.

     

    La guerra in Ucraina e i rapporti bilaterali erano i temi formalmente in agenda, ma a far la parte del leone potrebbe esser stata ancora una volta l'energia. Si tratta di dar corpo a «soluzioni europee» da tutti auspicate e probabilmente riequilibrare «le ondate» sollevate dal bazooka da 200 miliardi di Scholz nei Paesi vicini. In particolare in Italia, la cui reazione non è sfuggita al quotidiano Sueddeutsche Zeitung.

     

    emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron olaf scholz

    Se la mossa tedesca è stata percepita dai vicini come una fuga in avanti poco solidale, proprio in solitaria Berlino non sembra aver agito. Il giorno dopo l'annuncio dello scudo fino a 200 miliardi per il 2023 e 2024 (che includerà anche la stabilizzazione di colossi energetici ora statalizzati al 99% come Uniper), sul sito del ministero dell'Economia è comparso un documento congiunto franco-tedesco dal titolo significativo: «Ci impegniamo a ridurre i prezzi dell'energia e a proteggere le nostre economie».

     

    olaf scholz emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron

    «Abbiamo bisogno di combinare gli sforzi per abbattere i prezzi in Europa» - si legge nel paper - e per farlo serve un rafforzamento della piattaforma energetica europea «per aumentare il potere contrattuale dell'Ue». Si chiedono «soluzioni negoziate con i partner del gas» e si sostiene la proposta di marzo della Commissione Ue di «redistribuzione delle rendite inframarginali» per aiutare i consumatori. Infine si dà mandato alla Commissione di esplorare «tutte le altre opzioni che possano abbassare i prezzi preservando la sicurezza dell'approvvigionamento energetico ed evitando un consumo eccessivo di gas».

     

    emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron olaf scholz

    Come dire: prendiamo iniziative nazionali ma di comune accordo con i nostri partner francesi vogliamo agire anche al livello europeo. Del resto con Parigi ci si era accordati a inizio settembre: gas francese contro elettricità tedesca. Se l'Europa non avanza, si proceda in bilaterale.

    giorgia meloni mario draghi giorgia meloni mario draghi

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport