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    "IL BELGIO È UNA GRANDE SQUADRA CON DUE-TRE SBOCCHI DI LIVELLO MONDIALE, MA IL RESTO È AFFRONTABILE" - SCONCERTI FA LE CARTE AL QUARTO DI FINALE DELL'ITALIA DI MANCINI: "DOVREMMO RIUSCIRE A TENERLI IN SOGGEZIONE, QUINDI ESSERE FACILITATI NELL'ISOLARE DE BRUYNE (SE CI SARÀ) - LA PARTE DECISIVA DEL CONFRONTO SARÀ NELLA PARTE SINISTRA DELL'ITALIA. LA SPINTA DI SPINAZZOLA PORTERÀ INSIGNE VERSO IL CENTRO, NELLO SPAZIO DI ALDERWEIRELD. QUESTO SPEZZERÀ LA CORRETTEZZA DELLA LINEA DIFENSIVA DEL BELGIO, MENO ADATTA CONTRO GIOCATORI LATINI COME SPINAZZOLA, INSIGNE, BERARDI, CHIESA. SI PUÒ FARE"


     
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    Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"

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    Il Belgio è quasi alla fine del suo giro di giostra, ha grandi giocatori non più giovanissimi, ma è ancora al massimo della realtà. Ha battuto il Portogallo in fondo a una gara anomala, piena di palleggi prudenti tra due squadre che si temevano molto. La sensazione è che per l' Italia questo risultato sia un vantaggio. Il Belgio è una grande squadra con due-tre sbocchi di livello mondiale, ma il resto è affrontabile, forse perfino adattabile alle caratteristiche dell' Italia.

     

    Fondamentalmente è una squadra che cerca il contropiede. Ha due registi a centrocampo, Tielemans e Witsel, che rendono ordinato il gioco, due di passo e qualità. Tielemans gioca nel Leicester, ha solo 24 anni, è molto interessante, è più regista di Witsel in una squadra che gioca con l' ultimo centrocampista avanzato di una quindicina di metri, in questo caso De Bruyne, il migliore del Belgio, ma non a suo agio completo a fare quasi il secondo attaccante. Questo lo toglie dalla routine del centrocampo e lo costringe a esasperare la sua presenza. O è inutile perché sempre fra le linee, mai dentro, o diventa decisivo.

    belgio portogallo belgio portogallo

     

    Il Portogallo ha commesso di nuovo ieri un errore quasi inevitabile, ma pur sempre un errore: ha messo un mediano a marcare De Bruyne, ha tolto cioè a se stesso la prima idea di gioco che era di Danilo, il loro Jorginho. Tradotto nel gioco dell' Italia De Bruyne (se ci sarà) è l' uomo che cadrà nel raggio d' azione di Jorginho quando cominceremo noi l' azione.

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    Quando attaccherà il Belgio dovrà essere guardato anche da Bonucci. Il Belgio diventa poco resistibile quando De Bruyne salta il centrocampista che fa da sentinella e se ne va in campo aperto. Qui la difesa degli altri è condannata ad allargarsi perché Eden Hazard scende dalla sinistra spesso raddoppiato dal fratello che fa l' esterno basso.

    E nel mezzo c' è uno come Lukaku. A centrocampo dovremmo col Belgio avere un vantaggio noi. Verratti e Barella hanno meno ordine di Tielemans e Witsel ma più qualità e improvvisazione.

     

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    Dovremmo riuscire a tenerli in soggezione, quindi essere facilitati nell' isolare De Bruyne, la fase fondamentale del loro gioco. Penso a Immobile come a Ronaldo ieri, sempre in movimento ma poco dentro l' area, poco nel gioco. Ma la parte decisiva del confronto sarà nella parte sinistra dell' Italia. Loro marcano a tre in difesa, con Meunier e T. Hazard come esterni. La spinta di Spinazzola porterà Insigne verso il centro, nello spazio di Alderweireld.

     

    Questo spezzerà la correttezza della linea difensiva del Belgio, matura e non agilissima, una linea ideale contro attacchi nord europei, meno adatta contro giocatori latini come Spinazzola, Insigne, Berardi, Chiesa. Si può fare.

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