Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
CRISTIANO RONALDO E PIRLO
Le squadre che hanno fatto meglio nelle prime due giornate sono Atalanta, Inter, Napoli, Milan. Di queste l' Atalanta ha avuto il calendario più difficile, due trasferte, Torino e Lazio, entrambe vinte nettamente. La squadra è identica a un anno fa, anche allora cominciò Malinovskyi per Ilicic infortunato.
La differenza dell' Atalanta, ma anche di Inter e Napoli è proprio questa: sono squadre compiute che attaccano una Juve rinnovata, a partire dal pensiero di chi la guida. La Juve è molto vecchia, quindi lenta, nei due centrali difensivi; è giovane a centrocampo e ha tre età opposte in attacco. Tra Kulusevski e Ronaldo passano 15 anni, tra Dybala e Kulusevski 7.
CRISTIANO RONALDO E PIRLO
Avere età così diverse comporta avere passi diversi. Non è un problema di velocità e resistenza, quelle si avvicinano sempre se si è ben allenati. È il ritmo naturale che cambia. È un po' come quel tipo di incongruenza che nel basket si chiama «passi». I passi interrompono un' armonia naturale del gioco e non possono essere consentiti.
La Juventus mi sembra condannata naturalmente a questa piccola disarmonia complessiva. La ricostruzione tecnica non è facile, né Pirlo la sta semplificando. Cambiare tutto il centrocampo nella stessa partita come ha fatto a Roma significa aver sbagliato per intero l' idea iniziale.
Pirlo ha una complicazione in più rispetto ai tanti esordienti, che ha nella pelle un grande calcio, probabilmente vede più lontano di quanto il pallone permetta. Anche l' Inter si sta rinnovando ma le sue basi sono state semplicemente rafforzate. Lukaku è determinante come un anno fa ancora non era.
antonio conte
Ora è più importante nella squadra perfino di Ronaldo che segna di più ma corre su un binario solitario. È cresciuto Lautaro, sta capendo le sue qualità, sta diventando un attaccante da gol, è concreto sempre e in fretta. E Vidal porta la visione del vecchio grande giocatore, la partita con la Fiorentina l' ha vinta lui con la linearità che ha dato al mucchio finale. L' Inter ha un vantaggio in più: Conte perde poche partite. L' anno scorso addirittura tre meno della Juve che ha vinto.
Nei suoi anni alla Juve Allegri ha perso una media di 4 partite l' anno, Conte di 2,3, quasi la metà. Conte pareggia troppo, ma oggi ci sono argomenti diversi. Oggi c' è Sanchez dall' inizio e si sono indebolite le squadre medio piccole.
lukaku
È più difficile pareggiare per l' Inter. Da tre stagioni l' Atalanta segna 20 gol più della stagione precedente. È passata da 57 a 77 e 98. Questo dà discreta scientificità al suo dato.
gasperini
Non le importa nemmeno se subisce tanti gol, la differenza tra gol fatti e subiti è enorme: la stagione scorsa addirittura 50, cioè può essere competitiva anche segnando meno e subendo qualche gol in più. Credo stia sfruttando ora il vantaggio di aver giocato in agosto, non ha una nuova preparazione, è sulla scia della vecchia. Questo ha costretto Gasperini a cambiare i suoi ritmi.
Di solito parte lento, anche lo scorso anno perse la seconda partita col Torino in casa, tre partite nelle prime 13. È sempre stato questo che ha poi reso solo spettacolari le stagioni dell' Atalanta, mai davvero da classifica. Oggi ha vinto subito, oggi è in gara. Non le manca niente. Non ha meno giocatori degli altri, ha solo giocatori che noi non conosciamo ma loro sì.
gattuso de laurentiis
Anche il Napoli è quasi completo e si avvale della crescita di due grandi centrocampisti, forse con Milinkovic i migliori d' Italia, Fabian Ruiz e Zielinski. Ma sono solo due, per compensare Gattuso sta costruendo una squadra affascinante, piena di giocatori offensivi, almeno 6, che difficilmente potrà durare nel tempo. Andrà gestita e dovrà avere l' aiuto del suo centravanti ragazzo, Osimhen, splendido quando guarda la porta, un po' perso quando gli resta alle spalle. La sua presenza in compenso dà spazio a Mertens e fa del Napoli una squadra molto competitiva.
zielinski fabian ruiz ZIELINSKI