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    CHAMPIONS DA SUDARE - IL GIRONE DELLA JUVENTUS (CON CITY, SIVIGLIA E BORUSSIA MOENCHENGLADBACH) È DURO MA EQUILIBRATO - LA ROMA HA PIÙ FORTUNA: BECCA I CAMPIONI DEL BARCELLONA, MA CON BAYER E BATE BORISOV SE LA GIOCA


     
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    1. VECCHI AMICI E PERICOLOSI FANTASMI LA CHAMPIONS ITALIANA È DA BRIVIDI

    Andrea Sorrentino per “la Repubblica”

     

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    ERA un assedio, e non era una barzelletta. Nell' urna di Montecarlo attendevano acquattate cinque spagnole, quattro inglesi e quattro tedesche, le italiane erano solo due. È finita che Juventus e Roma non hanno potuto evitare il cozzo. Né la sorte, né le mani teoricamente amiche di Paolo Maldini e Javier Zanetti, ambasciatori di Milano che ospiterà la finale del 28 maggio 2016, hanno aiutato. Le italiane in Champions finiscono nei due gironi più equilibrati, o più difficili.

     

    ALLEGRI MORATA 4 ALLEGRI MORATA 4

    Con i nuovi criteri del sorteggio (in prima fascia i detentori più le sette vincitrici dei campionati migliori d' Europa secondo il ranking per nazioni, dalla seconda fascia in giù tutti in ordine di ranking per club), va peggio alla Juventus, nonostante fosse testa di serie, perché da vicecampione d' Europa troverà un' inglese come il Manchester City, che non ha buona tradizione in Champions ma ha vinto l' ultima Premier e si è rafforzata con Sterling e Otamendi.

     

    Una spagnola come il Siviglia, che ha vinto quattro volte l' Europa League dal 2006 al 2015 e in cui la Juve trova vecchi amici come Fernando Llorente e Ciro Immobile; una tedesca come il Borussia Mönchengladbach, grande d' Europa negli anni '70 ai tempi di Stielike, Heynckes e Simonsen (eliminò la Juve nella Coppa Campioni 1975) e a maggio terza in Bundesliga, anche se ora si è indebolita e ha iniziato il campionato con due sconfitte. «Sfide dure e affascinanti, ma ce la faremo», commenta Max Allegri, mentre Giuseppe Marotta tuona: «Non temiamo nessuno».

    LLORENTE LLORENTE

     

    Il meglio del meglio tocca invece alla Roma, ossia gli stracampioni in carica del Barcellona. Gli ultimi confronti del Barça con le italiane sono stati la finale di Berlino (3-1 alla Juve) e il torneo Gamper di tre settimane fa (3-0 alla Roma). Curiosamente, la Roma in Champions è imbattuta col Barça: unici incroci nell' edizione 2001-2002, quando da campione d' Italia con Capello pareggiò 1-1 al Camp Nou poi vinse 3-0 all' Olimpico, gol di Emerson, Montella e Tommasi. Altri tempi.

     

    Dalla terza fascia, i giallorossi trovano i tedeschi del Leverkusen, che due giorni fa hanno eliminato la Lazio nei playoff, e i bielorussi del Bate Borisov, teorica cenerentola ma dalla buona esperienza (in passato ha messo in difficoltà Bayern e altre grandi). «Siamo contenti di aver evitato il Bayern dopo quel 7-1... Dietro il Barcellona vedo un girone equilibrato e aperto», osserva Rudi Garcia.

    L'ESULTANZA DI AGUERO DOPO IL GOL CHE HA REGALATO IL CAMPIONATO AL MANCHESTER CITY L'ESULTANZA DI AGUERO DOPO IL GOL CHE HA REGALATO IL CAMPIONATO AL MANCHESTER CITY

     

    Negli altri gruppi i rapporti di forze sembrano più chiari, anche se promette equilibrio il girone B, dove Depay col Manchester United ritrova il suo Psv, e c' è curiosità nel girone A, dove oltre a Psg-Real ci sarà il ritorno alle origini di Ibrahimovic che sfiderà il Malmoe, erba di casa sua. È l' edizione più ricca di sempre, perché il nuovo contratto televisivo (2015-2018) fa lievitare i premi del 25% per un totale di 1,257 miliardi di euro da distribuire ai club. La sola partecipazione ai gironi, anche perdendo tutte le partite, porta almeno 20 milioni, chi vince tocca i 100. La novità assoluta sono i kazaki dell' Astana: perché l' Europa dello sport, ipnotizzata dagli effluvi dei gas nel sottosuolo, ormai è anche Asia. Tutti teniamo famiglia.

     

    2. PIÙ DURA PER I BIANCONERI CHE DEVONO RITROVARE SE STESSI

    Mario Sconcerti per “Corriere della Sera”

     

    rudi garcia violino 1 rudi garcia violino 1

    È un brutto sorteggio per la Juve che giocherà contro il calcio inglese, spagnolo e tedesco, cioè il meglio che c' è. Nessuno dei suoi avversari ha vinto il campionato, ma il City è da anni ai vertici, il Siviglia ha vinto le ultime due edizioni di Europa League e il Moenchengladbach è arrivato terzo in Germania, davanti al Bayer Leverkusen che ha facilmente eliminato la Lazio e ora affronterà la Roma.

     

    È forse il girone più complesso con un unico vantaggio: nessuna squadra è molto più forte delle altre, mancano partite facili, quindi più che una forte qualità tecnica saranno determinanti l' abitudine alla Champions e la continuità. Aggiungerei che il Siviglia, come ogni anno, ha venduto giocatori importanti, per esempio Bacca, e il Moenchengladbach gioca un calcio insistente e un po' tedioso.

     

    FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS - MESSI SUAREZ NEYMAR FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS - MESSI SUAREZ NEYMAR

    Una Juve completa e anche in parte ritrovata, ha qualcosa in più dei due avversari «minori». La Juve attuale, quella di agosto, sarebbe in grande difficoltà. Questo in fondo è il vero problema: cosa sia la nuova Juve, cosa diventerà nelle prossime settimane. In un girone come questo, prima che sulle debolezze dell' avversario, è fondamentale poter contare su se stessi.

     

    E ritrovarsi non è un semplice problema di mercato, per quanto costoso possa essere.

    La Juve ha perso troppi giocatori fondamentali nel peggior momento, quando cioè ha vinto tanto da poter essere sazia. È il tempo per il lavoro che forse manca, per rimettere insieme le dosi giuste. La Juve di un anno fa sarebbe stata quasi orgogliosa di un girone così, era il suo pane, carattere e contropiede, solidità.

     

    Oggi la Juve ha trovato buoni avversari quando ancora manca la Juve. Sta tutto lì.

    FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS

    È tutto chiaro invece nel girone della Roma. C' è una squadra più forte, il Barcellona, e c' è una squadra più debole, il Bate Borisov. L' avversario da superare è il Leverkusen, non facile, l' abbiamo appena visto, ma nemmeno impossibile. La Roma ha qualità europea, non ancora la velocità di gioco. In Champions conta ormai quasi soltanto quella, buoni giocatori a questi livelli li hanno tutti.

     

    FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS

    La rapidità è però il vero limite di tutto il calcio italiano, il confine reale tra i grandi movimenti e quelli meno ricchi. Conterà alla fine molto la differenza reti, come sarà battuto il Bate e come sarà arginato il Barcellona. Ma un avversario meno impegnativo del Bayer, a questi livelli, non si può pretendere .

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