Maurizio Nicita per "la Gazzetta dello sport"
DE LAURENTIIS DE MAGISTRIS STADIO MARADONA
Per tutta la vita Diego Armando Maradona ha unito i napoletani, gli ha ridato orgoglio e senso di appartenenza, è stato lui più napoletano di chi è nato sotto il Vesuvio. Sembra assurdo pensare che oggi nel suo nome Napoli si divida ma questa è la situazione che è maturata, per l'appuntamento del 29 luglio fissato dall'amministrazione comunale uscente per l'inaugurazione ufficiale dello stadio con tanto di statua del D10S. Alla quale il Napoli non parteciperà.
StaDIO Maradona
Il campo no
Nessun dialogo, anzi è muro contro muro, oppure - se volete - De contro De. Da un lato la Giunta De Magistris che vuole assolutamente l'avvenimento subito. Dall'altro De Laurentiis che ritiene sbagliata la data per una serie di motivi e nega qualsiasi forma di collaborazione. Per il presidente "carta canta": esiste una convenzione e questa prevede che l'amministrazione di Napoli può disporre durante la settimana dell'impianto, ma non del campo di gioco. Ad esclusivo appannaggio del club per la cura del manto erboso. Motivo per cui il Napoli non ha alcuna intenzione di concedere il prato.
L'appello dell'assessore
StaDIO Maradona
Ciro Borriello, assessore allo sport di Napoli, è intervenuto su Radio Kiss Kiss, emittente ufficiale del Napoli: «Speravamo di avere il pubblico, invece ci saranno solo 500 bambini a sedere sul prato, col distanziamento. Mi auguro anche che il presidente De Laurentiis possa essere presente». Evidentemente l'amministrazione inviterà altre 500 persone visto che l'attuale decreto consente mille spettatori per eventi sportivi all'aperto. Ma sul prato il Napoli non consentirà l'ingresso. E se ciò avvenisse comunque aprirebbe un contenzioso ancora più duro. Tra l'altro il patron del club non ha alcuna intenzione di partecipare.
StaDIO Maradona
Ragioni elettorali
E allora perché non accettare la proposta del club che aveva lanciato l'idea di fissarla a settembre, durante la sosta per le Nazionali? Con ogni probabilità la capienza degli stadi sarà aumentata col decreto in approvazione in questi giorni, e in vigore dal 5 agosto. Sarebbe diventato un evento più popolare, come merita Diego. Ma non c'è stato verso e i motivi elettorali sono evidenti (a ottobre si elegge il sindaco a Napoli), come si capisce dalle successive affermazioni dell'assessore: «Perché tutta questa fretta? Noi siamo stati l'amministrazione che ha intitolato lo stadio a Diego ed è giusto che dopo alcuni mesi d'attesa potessimo scoprire la targa e accettare la donazione dell'artista Domenico Sepe di una statua, che è la prima. Se ce ne saranno altre, potranno essere messe».
Guerra delle statue
Statua Maradona
E a questo proposito si rischia anche uno strascico legale per quello che riguarda le sculture. La commissione creata dal Comune (e poi sciolta per via di infiltrazioni, con una inchiesta penale in corso) aveva emesso un bando cui avevano partecipato dei soggetti, pronti anche loro ad assumersi gli oneri delle spese, che hanno garantito la riservatezza del progetto scultoreo. Ora viene contestato il fatto che l'artista Sepe abbia "pubblicizzato" prima la propria opera. Si minacciano azioni legali. Dalle guerre di successione per il patrimonio a questa sulle statue non c'è proprio pace per la memoria di un grande artista che ha dispensato enormi gioie con un pallone al piede.
Statua Maradona StaDIO Maradona MARADONA MENOTTI MARADONA de laurentiis de laurentiis 9 maradona 7 maradona SAN PAOLO MARADONA statua di maradona luigi de magistris Statua Maradona DE MAGISTRIS E DE LUCA maradona Statua Maradona