Lorena Loiacono per ilmessaggero.it
scuolabus 2
Mascherine Ffp2 richieste anche per gli studenti e tamponi a tappeto, nelle aree e nelle scuole più colpite dai contagi. Lo screening va portato avanti soprattutto tra gli alunni al di sotto degli 11 anni di età, che non hanno ancora una sufficiente copertura vaccinale: è al vaglio in queste ore il piano sicurezza per tornare in classe a gennaio. Il Governo, per far rientrare tutti in presenza tra il 7 e il 10 gennaio in base ai calendari regionali, punta sia sui tamponi da effettuare a tappeto sia sull'uso delle mascherine protettive Ffp2 tra il personale scolastico.
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La mascherina filtrante, maggiormente protettiva, per ora è riservata ai docenti che sono in contatto con alunni senza mascherina, vale a dire quelli al di sotto dei 6 anni o quelli che non la indossano per motivi di salute. Per i dirigenti scolastici, però, è il momento di estendere l'uso della Ffp2 anche agli studenti: il Cts all'inizio dell'anno scolastico diede parere negativo ad un uso prolungato ma ora si chiede una nuova pronuncia.
«Le peculiarità della nuova variante Omicron» - ha spiegato infatti il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli - «potrebbero modificare la precedente valutazione. Del resto i ragazzi che utilizzano mezzi pubblici già dovranno indossare le Ffp2 per raggiungere le scuole. Il problema ora sono i tempi: pensiamo all'organizzazione per consegnare le mascherine senza corse affannose».
patrizio bianchi
SCREENING Altro punto, su cui è necessaria una programmazione accurata, sono i tamponi: oggi, a meno di due settimane dalla ripresa, i presidi stanno contando le quarantene ancora in corso per capire come rientrare a far lezione in presenza e restarci il più possibile. È necessario individuare dove e quando effettuare i test in tempo per tornare tra i banchi di scuola: non solo in caso di positivi tra i banchi ma anche prima del rientro, proprio per vedere gli effetti delle feste e dei pranzi natalizi sui ragazzi.
Rientro a scuola
La strada però è in salita: sarà necessario circoscrivere il campo su cui intervenire. Gli studenti sono 8 milioni e non è possibile sottoporli tutti a tampone il giorno prima o due giorni prima del rientro perché non può essere garantita una simile mole di test: basta considerare che ieri in Italia, sono stati fatti 350mila tamponi. La media giornaliera è più alta ma il picco è stato raggiunto sotto le feste con circa 950mila test. È difficile allora immaginare di riuscire a decuplicare i tamponi in tutta Italia.
Scuola
«È auspicabile» continua Giannelli «che la struttura commissariale potenzi lo screening soprattutto nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, quindi tra gli alunni dove è minore il numero di vaccinati. Si tratta di circa 4 milioni di studenti. Potrebbero essere troppi e allora sarà importante individuare le aree più colpite dai contagi, attraverso le cosiddette scuole sentinella, concentrandosi soprattutto sulle aree geografiche con il maggior numero di positivi. Un monitoraggio da fare a ridosso della ripartenza, in base ai contagi che emergeranno da qui ai prossimi giorni».
SCUOLA MASCHERINA
I dirigenti scolastici, proprio in questi giorni, sono alle prese con nuove quarantene: gli istituti sono chiusi ma stanno comunque arrivando gli esiti positivi dei docenti e degli studenti che, andando a ritroso di 48 ore sull'insorgenza dei sintomi, mandano comunque in isolamento intere classi. A Roma infatti, nella zona dell'ambito 4 vale a dire il municipio 6 tra Casilina e Tor Bella Monaca, i presidi stanno scrivendo all'ufficio scolastico regionale e alla struttura commissariale per chiedere interventi mirati: «La scuola Elisa Scala ha 20 classi in quarantena su 25 - spiega Valeria Sentili dell'istituto Morvillo - nel plesso Rocca ce ne sono 5 classi su 6 e alla Giuseppe Impastato sono 8 le classi in quarantena: sei solo negli ultimi due giorni. In queste condizioni non è ipotizzabile un rientro in sicurezza: servono tamponi a tutti gli studenti prima di riprendere le lezioni in presenza».