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    “SE AGGANCIAMO LA REGIONE, CON LE MASCHERINE ABBIAMO FATTO BRISCOLA” – GLI UOMINI VICINI AL CLAN DEI RIESINI, RESIDENTI IN LIGURIA, AVEVANO PUNTATO SUGLI APPALTI COVID, GRAZIE A DOMENICO CIANCI, ELETTO NEL 2020 CONSIGLIERE REGIONALE CON TOTI: “LUI VUOLE UNA MANO, UNA MANO LAVA L’ALTRA E TUTTE E DUE LAVANO IL VISO” – I MESSAGGI MINACCIOSI DEL FORZISTA MAURIZIO TESTA AL CAPO DI GABINETTO DI TOTI, MATTEO COZZANI: “ANCHE SE MI HAI BLOCCATO, QUANDO TI VEDO TI SPUTO IN FACCIA”


     
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    GIOVANNI TOTI VACCINATO GIOVANNI TOTI VACCINATO

    1. IL FASCICOLO PER TRUFFA DURANTE IL COVID «CON LE MASCHERINE FACCIAMO BRISCOLA»

    Estratto dell’articolo di G. Gua. per il “Corriere della Sera”

     

    Spesso le indagini partono da un capo e finiscono in altri rivoli che possono dare vita a nuovi spunti. Come il tentativo di frode al servizio sanitario nazionale sulle mascherine anti Covid-19 che emerge dall’indagine di Genova che ha messo in subbuglio l’intera regione

     

    matteo cozzani toti matteo cozzani toti

    Estate 2020, le intercettazioni captano due soggetti legati al clan dei riesini residenti in Liguria che fa capo ad una cosca del Nisseno, gente in grado di convogliare qualche centinaio di voti sulla lista Toti. Si tratta della parte dell’inchiesta che ipotizza una corruzione elettorale aggravata dalla finalità mafiosa nei confronti di alcune persone, tra cui Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti […].

     

    «Stavo pensando, siccome noi abbiamo un’ altissima richiesta di mascherine pediatriche, da bambini e noi ce le abbiamo, adesso […]  sarebbe un bel colpo (..) perché ora le stanno cercando da fare paura[…]». E l’altro: «Visto che ci abbiamo Cianci con Toti, se agganciamo la Regione abbiamo fatto briscola (...) perché lì si parla di milioni di pezzi. Visto che lui vuole una mano, una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso».

     

    domenico cianci domenico cianci

    Domenico Cianci è stato eletto, ma dalle carte dell’inchiesta sembra che il progetto sia rimasto tale senza mai concretizzarsi. L’ipotesi investigativa su cui si lavora, però, parla di un ipotetico affare da 1,2 milioni.

     

    2. “VENGO LÌ E TI SPUTO IN FACCIA”: COZZANI E LA RABBIA DEI RIESINI

    Estratto dell’articolo di Paolo Frosina per “il Fatto quotidiano”

     

    “Anche se mi hai bloccato, quando ti vedo, perché vengo a cercarti, ti sputo in faccia”. È il 25 maggio 2021, dalle elezioni regionali in Liguria sono passati ormai otto mesi. Matteo Cozzani, braccio destro del governatore Giovanni Toti, ha fatto incetta di voti nel quartiere genovese di Certosa promettendo posti di lavoro, ma poi, diventato capo di gabinetto, è sparito senza rispettare gli impegni.

     

    I GEMELLI TESTA I GEMELLI TESTA

    Non solo: ha addirittura bloccato su whatsapp il contatto di Maurizio Testa, emissario bergamasco della comunità di Riesi (Caltanissetta) che, insieme al gemello Arturo, ha procurato valanghe di preferenze alla lista “Cambiamo con Toti”. Così Maurizio lo insulta via sms. E subito dopo chiama Arturo per sfogarsi: “Artu’ ave na vita (è una vita, ndr) che lo inseguo, da marzo eh... cioè nun rispunne eh (non risponde)”.

     

    Il fratello tenta di calmarlo, gli dice che forse è stato “un po’ pesantuccio”, che facendo così ha dato a Cozzani la scusa per tagliare del tutto i ponti, “tanto l’obbiettivo lo raggiungè”, lo ha raggiunto. Ma Maurizio non ci sente: “Tanto l’avrebbe fatto lo stesso, chiustu ormai voliva (questo ormai voleva) chiudere perché ho capito che era un buccazzone, e la storia de li colloqui era tutta ’na farsa...”.

     

    matteo cozzani giovanni toti matteo cozzani giovanni toti

    Il riferimento è ai colloqui di lavoro procurati da Cozzani presso un’importante società edile genovese, la Cosme spa, a quattro soggetti “riesini” segnalati dai Testa, che però non vengono assunti perché privi di esperienza. […] Arturo allora gli suggerisce di rivolgersi ad Alessandro Sorte, il deputato che li ha presentati a Cozzani: “Tu chiamalo a Sorte e ci dici ‘Fammillo fare un incontro cu iddu (con lui), cussì vedimmo cu è (così vediamo chi è)’, pizzo di mmerda, pizzo di stronzo”. L’incontro però non ci sarà mai.

     

    Per questa vicenda i due Testa e il capo di gabinetto sono accusati di corruzione elettorale con aggravante mafiosa: secondo la Procura di Genova hanno agevolato “l’attività di Cosa nostra, segnatamente il clan Cammarata del mandamento di Riesi”, accordandosi con il referente della cosca, l’ex sindacalista Venanzio Maurici. Lo stesso reato, senza l’aggravante, è contestato a Toti. […]

    matteo cozzani matteo cozzani matteo cozzani toti matteo cozzani toti I GEMELLI TESTA A PREDAPPIO I GEMELLI TESTA A PREDAPPIO

     

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