stefano cucchi
Da "il Giorno" – www.ilgiorno.it
«BISOGNA AVERE spirito di corpo, se c' è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare».
Questo avrebbe detto il comandante del Gruppo Napoli, Vincenzo Pascale, stando a quanto riferisce un carabiniere intercettato al telefono mentre parla con un collega. La conversazione telefonica, risalente al 6 novembre scorso, è depositata agli atti del processo sulla morte di Stefano Cucchi. Ai due lati della cornetta ci sono il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Iorio, e il maresciallo Ciro Grimaldi, entrambi in servizio presso la stazione Vomero-Arenella di Napoli.
Il corpo di Stefano Cucchi
Grimaldi è stato sentito come testimone il 21 novembre. Nell' intercettazione, Iorio riporta al collega quanto gli avrebbe riferito il colonnello Pascale: «Mi raccomando, dite al maresciallo che ha fatto servizio alla stazione, lì dove è successo il fatto di Cucchi, di stare calmo e tranquillo. Mi stanno 'abboffando' le palle, loro e Cucchi». E ancora: «Mi raccomando, deve avere spirito di corpo, se c' è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare».
Stefano Cucchi
Tra le testimonianze spicca anche quella del carabiniere Davide Antonio Speranza che ha detto di aver scritto, qualche giorno dopo la morte del ragazzo, l' annotazione di servizio sul caso Cucchi «sotto dettatura del maresciallo Roberto Mandolini» perché quest' ultimo (imputato per falso e calunnia nel processo in corso a Roma), «quando lesse la prima versione, mi disse che non andava bene e che avrei dovuto cestinarla».
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