DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Paolo Russo per "la Stampa"
Omicron farà anche un po' meno paura ma per i ministri della Salute del G7 «la comunità internazionale si trova a dover valutare la minaccia di una variante altamente trasmissibile che richiede un'azione urgente». Quale però non è ancora dato capire, perché «riconosciuta l'importanza strategica di garantire l'accesso ai vaccini», «a fornire assistenza operativa, portare avanti gli impegni sulla donazione e affrontare la disinformazione», sulle cose concrete da fare ci si è divisi un po' su tutto.
Francia, Germania e Italia sono andate in pressing sulla Gran Bretagna, chiedendole di aderire al blocco degli arrivi dall'Africa australe deciso dai Paesi Ue, ma da Oltremanica, per ora, nessun cenno di cedimento. A Londra continuano ad atterrare i voli dal Sudafrica e dagli altri Paesi dove Omicron è già dilagata, accontentandosi di controllare i passeggeri con un semplice tampone rapido e, in caso di positività, mettendoli in autoisolamento. Che non è esattamente la stessa cosa di quello che si è fatto nel resto del Vecchio continente, dove scatta invece l'isolamento in Covid hotel per evitare qualsiasi espansione del contagio.
A livello europeo l'opposizione dei Paesi nordici ha impedito una riforma più restrittiva del Green Pass Ue per gli spostamenti, che l'Italia insieme a un altro nutrito gruppo avrebbe voluto fosse rilasciato solo ai vaccinati e a chi ha fatto un tampone molecolare, escludendo quello rapido, che secondo gli esperti del nostro Cts, riunitisi ieri per analizzare la situazione, con Omicron darebbero quasi un falso positivo su due.
Ma ha fatto storcere il naso a più di un ministro del G7, oltre che a buona parte dei nostri scienziati, anche la decisione di Boris Johnson, che dopo aver tolto qualsiasi misura restrittiva facendo avanzare la vecchia ma contagiosa Delta, pensa ora di correre ai ripari offrendo a tutti i sudditi di Sua Maestà la terza dose a soli tre mesi di distanza dalla prima.
Una mossa che causa disorientamento per due motivi. Il primo è che così si presta il fianco alla tesi No Vax per cui i vaccini sarebbero alla fine inefficaci. In secondo luogo perché somministrare dosi su dosi ai già ben coperti Paesi sviluppati non è coerente con l'impegno sottoscritto ieri dai sette di rinnovare il patto del G20 di Roma, siglato all'insegna dello slogan «nessuno resti senza vaccino». Uno slogan che tale è rimasto perché, se Europa e Usa sono al 57% della popolazione vaccinata, non perché manchino i vaccini ma perché c'è chi li rifiuta, l'Africa è inchiodata al 7%.
I VIAGGI DEL PAZIENTE ZERO DELLA VARIANTE OMICRON IN ITALIA
E il programma Covax, che doveva consegnare due miliardi di vaccini ai Paesi poveri, non è andato oltre la carità pelosa di 300 milioni. Ne è consapevole Speranza, che con la variante Omicron ritiene ancora più urgente «fare di più per vaccinare la popolazione dei Paesi più fragili». Anche se, rimarca, «non basta donare dosi, occorre essere certi che vengano poi somministrate». E nelle nazioni più fragili, sottolinea il ministro, «ci sarà bisogno del coordinamento di Onu e Oms».
L'Organizzazione mondiale della Sanità ha stemperato ieri l'allarme Omicron, rivelando «che a oggi non sono stati segnalati decessi legati alla variante». Ma sulle strategie per contenerla l'Oms considera discriminatoria la decisione dell'Ue di bloccare gli ingressi dal Sud del continente africano, mentre l'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, continua a ritenere giusto il blocco aereo da quei Paesi. Non tanto per impedire la diffusione di Omicron, data per scontata, quanto per prendere tempo rallentandone la marcia e definire nel frattempo una strategia di contrasto.
Le informazioni che mano a mano arrivano sempre all'Ecdc sembrerebbero confermare la maggiore contagiosità di Omicron, ma anche una buona tenuta dei vaccini e una minore patogenicità della variante, che dai casi riscontrati in Sudafrica darebbe sintomi più lievi della Delta, dominante in Europa e negli Usa. Dove Biden ieri ha invitato gli americani a vaccinarsi e a fare il «booster», perché Omicron «prima o poi arriverà anche negli Usa». Gli Stati Uniti intanto si blindano annunciando «ulteriori restrizioni ai viaggi», che potrebbero scattare anche in Europa. Per un Natale ancora e più che mai «con i tuoi».
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