Da "la Stampa"

BRADLEY MANNING IL SOLDATO CHE HA SVELATO SEGRETI DI STATO A WIKILEAKS

La candidatura di Bradley Manning al Nobel per la pace è arrivata in Norvegia, direttamente sulla scrivania del Comitato che si occupa di valutare e decretare ogni anno il vincitore del premio.

Bradley Manning

La petizione per sostenere il soldato accusato dalle autorità americane di aver svelato i programmi segreti dell'esercito americano in Iraq e in Afghanistan a WikiLeaks - ora sotto processo in un tribunale militare - ha raccolto oltre 103.000 adesioni. È stata lanciata da RootsAction, un sito che si occupa di diritti e libertà civili. "Nessuno ha fatto più di Manning per andare contro quella che Martin Luther King definiva 'la pazzia del militarismo'".
Il soldato 25enne, ritenuto colpevole di 20 capi d'accusa su 22, rischia una condanna a 90 anni di prigione.

La sentenza è attesa per la fine di questo mese. Secondo il giornalista Norman Solomon, uno degli organizzatori della petizione, premiandolo si metterebbe in luce l'importanza del ruolo delle talpe nel promuovere la pace e la democrazia. Il conferimento del premio del 2013 è prevista per l'11 ottobre prossimo a Oslo, in Norvegia, dove nel 2009 venne premiato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ma la corsa di Manning è prevista per il 2014, visto che le candidature devono essere presentate entro febbraio dell'anno in corso.

Quello di Manning non è il primo caso in cui si propone per Nobel per la pace un nemico giurato degli Stati Uniti. Di recente un professore svedese di sociologia all'università di Umeå, Stefan Svallfors, ha avanzato la candidatura di Edward Snowden, l'informatico che ha rivelato al mondo i piani segreti di controllo della National Security Agency (Nsa).

Nel fare il nome della talpa, Svallfors aveva scritto al Comitato che lo aveva scelto per il "suo sforzo eroico con un altro costo personale". Sempre per il 2014 l'Union Populaire Républicaine, un partito politico francese, ha chiesto ai membri della commissione di valutare la doppia candidatura del guru di WikiLeaks - Julian Assange, già più volte proposto per l'onorificenza - insieme a Edward Snowden.

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