Marco Giusti per Dagospia
LEWIS GILBERT
Se ne va Lewis Gilbert, 97 anni, grande regista inglese, nato a Londra nel 1920, e morto a Monaco il 23 febbraio scorso, specializzato in perfetti film di guerra, come Ponte di comando, 1962, con Alec Guinness e Dirk Bogarde, o Affondate la Bismark, ma anche in commedie, come Alfie, 1966, che lanciò davvero la stella di Michael Caine, o Rita Rita, con Julia Walters e Michael Caine. Ma Lewis Gilbert fu anche il primo regista in grado di proseguire con successo la grande saga di James Bond dopo l’uscita dalla serie di Terence Young. Diresse sia Sean Connery nel 1967 in Si vive solo due volte, sia Roger Moore, prima in La spia che mi amava poi in Moonraker nel 1979, dando nuova vitalità al personaggio.
La differenza tra i due Bond, per Gilbert, era che mentre potevi credere a Sean Connery quando uccideva un uomo, non potevi certo credere a Roger Moore. Già attore bambino, figlio di attori di music hall, esordì prestitissimi sulle scene e di fronte alla macchina da prese.
LEWIS GILBERT
A 17 anni poteva vantarsi di aver recitato con Laurence Olivier, ma anche di aver fatto da assistente a Alfred Hitchcock per Jamaica’s Inn prima di entrare in guerra, come pilota della RAF. Negli anni ’40 Lewis Gilbert si specializza in documentari di guerra e da lì passa alla regia con una serie di war movies mai arrivati in Italia.
I suoi veri successi sono Passaggio a Hong Kong, Affondate la Bismark e lo strepitoso Ponte di comando, forse uno dei più grandi film di marina mai fatti. Non ricordo come un successo La settima alba, 1966, con William Holden e la giovane Susannah York, già lanciata da Gilbert nel precedente Quell’estate meravigliosa nel 1961. Ma Alfie, 1966, non solo piacque a tutti e lanciò Michael Caine come star internazionale, ma gli permise di ereditare la poltrona da regista di Terence Young per 007-Si vive solo due volte con Sean Connery e Akiko Wakabayashi.
LEWIS GILBERT
Nella sua lunghissima carriera, Gilbert ebbe la sfortuna di preparare il musical Oliver! assieme a Lionel Bart e di non poterlo poi realizzare, lasciando la regia a Carol Reed, mentre lui diresse il disastroso The Adventurer-L’ultimo avventuriero, una sorta di action movie alla Bond che doveva lanciare Bekim Femiu, l’Ulisse televisivo, in un cast scombinato dove si alternavano Charles Aznavour, Delia Boccardo, Anna Moffa e Candice Bergen. La Paramount gli offrì nello stesso periodo la regia del Padrino, che poi non fece, per girare una piccola saga giovanile, Friends e poi Paul and Michelle, interpretati dalla deliziosa Anicée Alvina e Sean Bury, che non ebbe certo lo stesso impatto sul pubblico.
LEWIS GILBERT
Se James Bond gli dette fama e successo, la sua vera specializzazione furono i film di guerra, di solito interpretati da Kenneth More, ma riuscì anche a dirigere con successo una serie di commedie più piccole. Tra i suoi ultimi film, girati negli anni ’90, troviamo un musical, A scuola di ballo, con Liza Minnelli e Shelley Winters, una ghost story, Fantasmi, con Aidan Quinn e Kate Beckinsdale, un’ultima commedia con Julie Walters, Before You Go, 2002, mai arrivata da noi.
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