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    SE NON CI HA AMMAZZATO IL COVID LO FARANNO LE TASSE - DOPO MESI DI CARTELLE CONGELATE PER LA PANDEMIA, LA STANGATA ARRIVA TUTTA ASSIEME: IL 30 GIUGNO RIPARTE L’ATTIVITÀ DI RISCOSSIONE E IL 31 LUGLIO CADONO 16 RATE IN UN GIORNO SOLO - LA MAZZATA È SOPRATTUTTO PER IMPRENDITORI, ARTIGIANI, AUTONOMI E PROFESSIONISTI CON PARTITA IVA - I COMMERCIALISTI CHIEDONO DI EVITARE QUESTO MICIDIALE INGORGO FISCALE: "NON SI PUÒ PAGARE TUTTO INSIEME, IL GOVERNO DIA PIÙ TEMPO"


     
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    Luca Monticelli per “La Stampa

     

    tasse in aumento per il 2021 tasse in aumento per il 2021

    Come ogni anno il conto arriva prima delle vacanze e puntualmente si torna a parlare di tax day e di ingorgo fiscale. Il calendario delle tasse sarà uno dei temi principali della prossima riforma, attesa in Consiglio dei ministri a fine luglio, intanto contribuenti e professionisti in questi giorni hanno di fronte 144 adempimenti.

     

    Si tratta quasi esclusivamente di versamenti, concentrati il 16 e il 30 giugno quando ne sono previsti rispettivamente 59 e 65. Adempimenti che riguardano soprattutto imprenditori, artigiani, commercianti, autonomi, professionisti con partita Iva, società di capitali e intermediari finanziari.

     

    tasse tasse

    A togliere il sonno a parecchi italiani c'è la deadline del 30 giugno quando riprenderà l'attività di riscossione, visto che l'emergenza Covid ha fermato l'invio di milioni di cartelle.

     

    Chi aveva in corso una dilazione ordinaria prima di marzo 2020 per un debito fiscale si troverà a dover pagare il 31 luglio in un'unica soluzione (o meglio entro lunedì 2 agosto) ben 16 rate arretrate, che sono state bloccate per 16 mesi.

     

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    Maurizio Postal, componente del Consiglio nazionale dei commercialisti con delega alla fiscalità, chiede al governo «di far ripartire le rateizzazioni in essere con la tempistica storica», assicurando così maggiore gradualità.

     

    Un problema simile ce l'hanno anche i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione e al saldo e stralcio. In quel caso però il peso dell'arretrato è minore (le rate erano trimestrali e non mensili) e il dovuto è stabilito in due blocchi: 31 luglio per le incombenze del 2020 e il 30 novembre per gli obblighi del 2021.

     

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    «Giugno e luglio tradizionalmente sono i mesi delle tasse e dell'assembramento di scadenze», sottolinea Postal, che vede favorevolmente la proposta del presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin di Italia viva, di allungare la rateizzazione delle imposte.

     

    Un modello che supererebbe il metodo dell'acconto e del saldo con versamenti mensili da giugno al maggio successivo. Iniziativa che però vede scettico il Mef per problemi di copertura.

     

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    L'ingorgo fiscale di quest'anno è reso ancora più intenso dagli effetti della pandemia, perciò i commercialisti giudicano «assurda» la decisione del governo di anticipare le dichiarazioni diverse dal 730 il 10 settembre anziché il 30 novembre.

     

    L'esecutivo infatti vorrebbe accelerare i bonifici dei ristori da erogare a conguaglio in base alle perdite reali, come stabilito dal Decreto Sostegni bis. Una necessità che si scontra con il carico di lavoro estivo dei professionisti: «Con la normativa degli aiuti di Stato tutto diventa più complicato, abbiamo a che fare con un ginepraio inestricabile - dice Postal - non possiamo rischiare di sbagliare i dati perché così si perdono gli indennizzi, è una responsabilità pesantissima per noi. Abbiamo proposto il 31 ottobre come data limite, ma sarebbe meglio lasciare più libertà alle imprese».

     

    TASSE TASSE

    Le scadenze Si parte il 10 giugno con la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche del 2019, un termine che è già slittato due volte (prima a dicembre e poi a marzo) nei provvedimenti economici dell' ultimo anno e mezzo. Ci sono gli appuntamenti periodici di Iva, Irpef e contributi Inps fino ad acconto e saldo di Ires e Irap. Quindi la Tobin tax, la cedolare secca e l'esonero del canone Rai.

     

    Il 16 giugno è la volta del primo versamento Imu (il secondo il 16 dicembre), influenzato anch'esso dalle normative anti Coronavirus. Esenti alberghi, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi turistici, discoteche e campeggi.

     

    Il Decreto Sostegni bis ha allargato il beneficio alle partite Iva che hanno ricevuto gli assegni a fondo perduto e dunque hanno registrato nella loro attività perdite di almeno il 30% del fatturato.

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