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    SE NON E’ IL VIRUS AD AMMAZZARCI, E’ IL RAGNO VIOLINO: UNA DONNA DI 46 ANNI MUORE A GABICCE. ERA STATA MORSA PER BEN DUE VOLTE IN POCHI MESI DA UN RAGNO VIOLINO SEMPRE MENTRE SI TROVAVA AL GATTILE SAN BARTOLO DI PESARO, DOVE ANDAVA SPESSO PER DAR DA MANGIARE AI GATTI RANDAGI…


     
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    Margherita Montanari per corriere.it

     

    Era stata morsa per ben due volte in pochi mesi da un ragno violino. La prima a settembre scorso, la seconda a novembre. Sempre nello stesso punto, la schiena e sempre mentre si trovava al gattile San Bartolo di Pesaro, dove andava spesso per dar da mangiare ai gatti randagi.

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    Non poteva immaginare che quelle due iniezioni di veleno sarebbero state all’origine di un malore improvviso e fatale. Cristina Calzoni, 46 anni, di Gabicce Mare, la sera di venerdì 14 gennaio è crollata sul pavimento di casa, ed è morta davanti al compagno Gilberto Del Chierico, che, dopo un tentativo di rianimarla con un massaggio cardiaco ha chiamato il 118.

     

    Il personale sanitario alle 22 ha constatato il decesso della donna. Da qualche mese Calzoni stava seguendo una cura antidolore, dopo che nel giro di pochi mesi era stata punta per ben due volte da un ragno molto velenoso. Non era successo nulla di male con la prima puntura, che aveva tamponato con qualche pomata e medicinale specifico per far passare l’arrossamento e il prurito.

     

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    Poi è arrivata la seconda, a novembre. Il dolore si è trasformato e con il tempo la dose di veleno ricevuta è risultata così fastidiosa da costringere la 46enne a rivolgersi al centro specializzato antiveleni di Bologna, per avere una cura più adatta.

     

    Niente autopsia

    È vicino ai flaconi di quei medicinali, prevalentemente antidolorifici, che l’hanno trovata i sanitari allertati dal compagno l’altra sera, distesa a terra e senza vita. Un malore improvviso, apparentemente inspiegabile, tanto che sono intervenuti anche i Carabinieri, per chiarire se possa essersi trattato di una morte provocata da un sovradosaggio dei farmaci prescritti. La procura non ha disposto l’autopsia, ma solo un accertamento esterno del corpo. Cristina era appassionata di musica, natura e con una grande sensibilità per gli animali. E proprio nel dar da mangiare a gatti randagi era stata morsicata per ben due volte dal ragno violino. Un ragno di piccole dimensioni e dall’aspetto apparentemente insignificante, ma estremamente pericoloso. Una morte improvvisa che ha colto impreparati i tanti amici della donna, informati da un post su Facebook di Del Chierico. “La mia amata Cristina, ieri alle 19.30 , mi ha dato l’ultimo bacio. Grazie per esserci stata, dolce leonessa”, il post scritto dal compagno.

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