uomo pakistan arrestato a sora
(ANSA) Il Pakistan lo aveva lasciato nel 2007 mettendosi alle spalle tutto il suo passato, compresa l'accusa di avere assassinato una donna. Ombre che lo hanno raggiunto dopo 16 anni: in un albergo di Sora, in provincia di Frosinone, dove alloggiava con la famiglia. È lì che i carabinieri lo hanno arrestato, notificandogli il mandato di cattura internazionale emesso perché condannato per quel delitto.
A mettere i carabinieri sulla pista giusta è stato il controllo dei documenti in tutte le strutture ricettive del territorio. I computer hanno subito segnalato che quel pakistano di 41 anni risultava ricercato per omicidio e classificato come pericoloso. Il Nucleo radiomobile con le pattuglie di Casalvieri e Monte San Giovanni Campano lo hanno subito raggiunto a Sora. Distinto, insieme alla moglie ed ai loro due bambini, il pakistano si esprimeva in un italiano fluente: incredulo di fronte alle accuse, sbalordito di fronte alla perquisizione approfondita fatta dai militari.
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L'Interpol ha inviato a Sora tutto il dossier: l'uomo risulta ricercato da febbraio 2020 con un mandato esteso su scala internazionale a giugno 2023. Il confronto tra la foto segnaletica pakistana e quella scattata in caserma a Sora ha confermato che si tratta della stessa persona, nessun caso di omonimia né sostituzione di identità. I carabinieri lo hanno dichiarato in arresto.
La ricostruzione dei suoi spostamenti lo colloca in Libia dal 2009 al 2016 e poi in Italia dal 2017 dove risulta registrato la prima volta a Matera. Nel nostro Paese si muoveva normalmente: aveva un lavoro regolare ed il permesso di soggiorno, al punto che si era riunito con la famiglia. Dell'arresto è stato informato il Paese richiedente per la richiesta di estradizione ed il Presidente della Corte di Appello di Roma, competente per l'esecuzione del provvedimento.
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