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    SE NON TI POSSIEDE IL DEMONIO, CI PENSA IL PRETE - IN PROVINCIA DI FIRENZE, IL 58ENNE DON EMANUELE DONDOLI VIENE INDAGATO PER VIOLENZE SESSUALI SU UNA 19ENNE CONVINTA DI ESSERE PREDA DI ENTITÀ MALVAGIE - IL RELIGIOSO L’AVREBBE CONVINTA A SPOGLIARSI PER SOTTOPORSI A MASSAGGI CON UN “UNGUENTO BENEDETTO”...


     
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    Maria Vittoria Giannotti per “la Stampa”

     

    I PRETI E IL SESSO I PRETI E IL SESSO

    Era convinta di essere posseduta dal demonio e, in un momento di grande fragilità, ha chiesto aiuto a un sacerdote. Ma invece di ricevere aiuto e conforto, una diciannovenne con problemi psichici si sarebbe trovata invischiata in una spirale di molestie e abusi. Teatro della vicenda, una parrocchia nel cuore del Mugello, a Firenzuola: è qui che sarebbero avvenuti gli incontri tra la ragazza e il religioso.

     

    Quest' ultimo, nei giorni scorsi, ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini coordinate dalla procura fiorentina e condotte dagli investigatori della squadra mobile. Il sacerdote, Emanuele Dondoli, 58 anni, è ora indagato per violenza sessuale e anche la Curia del capoluogo toscano ha annunciato che nei suoi confronti verrà avviata una indagine canonica.

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    LE IMMAGINI NEL CELLULARE DEL PARROCO

    Tutto è cominciato nel marzo del 2018, quando la ragazza si è rivolta al sacerdote, rivelandogli i suoi timori relativi a una possessione demoniaca. Questi l' avrebbe convinta a sottoporsi ad alcuni riti decisamente poco ortodossi: all' interno dei locali della sagrestia, la ragazza sarebbe stata invitata a spogliarsi per essere sottoposta a dei massaggi a base di un unguento che il religioso riteneva "benedetto".

     

    Pratiche che, in più di una occasione, sarebbero sfociate in veri e propri atti sessuali. Per quattro mesi, la ragazza avrebbe sopportato tutto, poi ha trovato la forza di raccontare il suo problema ai familiari e così è partita la denuncia. Nelle scorse settimane, la squadra mobile ha perquisito la parrocchia e ha passato al setaccio il telefono di Dondoli: tra le fotografie, sarebbero saltate fuori alcune immagini che confermano alcune delle circostanze denunciate dalla giovane.

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    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la diciannovenne soffre «di un disturbo dipendente della personalità» a cui si aggiunge «uno stato ansioso e depressivo» che la renderebbe, di fatto, incapace di intendere e di volere. Un quadro clinico che è stato certificato anche da una perizia psichiatrica disposta dalla Procura.

     

    Ma è su questo punto che la versione del sacerdote diverge in modo sostanziale: secondo don Dondoli, infatti, non ci sarebbe stata alcuna violenza, perché la ragazza sarebbe stata consapevole e consenziente. Ora le sue condizioni saranno oggetto di un nuovo accertamento sotto forma di incidente probatorio, richiesto dal legale del parroco.

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