Estratto dell'articolo di Giovanna Vitale per repubblica.it
MATTEO RENZI ENRICO LETTA MEME
Gioca in casa Enrico Letta, ma neanche troppo. "So di rischiare", confida ai dirigenti del Pd senese arrivando a Montalcino, prima tappa della campagna elettorale nel collegio toscano che, in ottobre, dovrebbe schiudergli le porte di Montecitorio. Qui tre anni fa Padoan vinse con tre soli punti di scarto sul centrodestra e lui sa di giocarsi tutto, perché "è evidente che se i cittadini mi rifiuteranno, ne trarrò le conseguenze".
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Cominciamo dalla giustizia. Il testo approvato in Cdm ha bisogno di modifiche, come sostengono M5S e Forza Italia, o va approvato così com'è, ponendo la fiducia?
"Non c'è alcun dubbio che la riforma sia giusta e necessaria: dopo molti anni si va finalmente nella direzione di superare lo scontro politico tra giustizialismo e finto garantismo che ha tenuto in ostaggio il Paese troppo a lungo. Ma proprio perché è di importanza strategica, penso che il Parlamento abbia il diritto, direi il dovere, di contribuire a migliorarla".
RENZI LETTA
Quindi lei non asseconderà la guerriglia minacciata da Conte per ripristinare i cardini della legge Bonafede, specie sulla prescrizione?
"Mi fido molto della ministra Cartabia. Se vogliamo affrontare il percorso in modo ordinato occorre affidare a lei il volante, la guida di questo confronto nelle Camere".
Domani Conte incontrerà Draghi. C'è il rischio che il M5S si sfili, magari durante il semestre bianco?
"Come tutti sanno il Pd lavora molto bene con Draghi, così come ha lavorato bene con Conte, con il quale vogliamo costruire un'alleanza solida. Non solo non vedo rischi di rottura, ma sono convinto che questo dialogo darà più stabilità al governo".
LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI
Peccato che Renzi non sia della stessa idea. Dopo la battaglia sul ddl Zan pensa ancora che Iv voglia e possa far parte della coalizione di centrosinistra?
"La nostra disponibilità c'è, ma i comportamenti non sono indifferenti. Io però preferisco guardare cosa accade nei territori, a quel che è successo a Bologna, dove Isabella Conti ha gareggiato alle primarie e sono sicuro giocherà un ruolo rilevante anche domani. Io non caccio nessuno, ma far parte di una coalizione significa starci dentro con diritti e doveri, anche di lealtà".
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A proposito della norme contro l'omotransfobia, Salvini le ha chiesto di incontrarvi per trovare un accordo salva-legge. Lo farà?
letta salvini
"Il Pd su questo tema vuole discutere con persone che hanno una sola faccia. Non trovo sia serio appoggiare le iniziative anti-Lgbtqi+ di Orbàn in Europa e poi disinvoltamente proporsi per una trattativa a difesa di quella comunità a livello italiano. Se vuole confrontarsi con noi sulla Zan rinneghi pubblicamente le norme anti-Lgbtqi+ approvate in Ungheria".
Ma non è meglio un compromesso pur di portare a casa il risultato?
ENRICO LETTA E MATTEO SALVINI
"Abbiamo deciso di verificare passo passo in Parlamento gli sviluppi di questa vicenda, la cui tempistica non è ancora chiara. L'unica cosa certa è che se io non fossi rimasto fermo sul testo approvato alla Camera, a quest'ora non saremmo neanche arrivati nell'aula del Senato, staremmo ancora negli scantinati della commissione Giustizia a fare audizioni con il leghista Ostellari, che ha fatto di tutto per affossare la legge".
Neanche Conte ha pronunciato una sola parola a favore, anzi - sollecitato - si è sottratto. Questa cosa non la disturba?
"No, perché in queste settimane Conte si è concentrato su questioni interne al M5S. E i loro parlamentari stanno facendo con noi un lavoro comune per far passare la Zan".
matteo renzi enrico letta
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ENRICO LETTA MATTEO SALVINI