sgarbi quotidiani 4
Vittorio Sgarbi per il Giornale
Non c' è più grande malinconia che quella di vedere la giustizia con il volto dell' agonismo sportivo. Il magistrato Luca Tescaroli festeggia la vittoria contro due mostri, Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, condannati a un numero spropositato di anni, con la aggravante mafiosa. La procura è soddisfatta: Mafia capitale non è teorema ma realtà. E, invece di dolersene, i magistrati se ne compiacciono: «A Roma c' è stata una mafia autoctona, originale e originaria», anche se «non paragonabile a Cosa nostra».
buzzi carminati
Gli affari di due spostati, liberamente frequentati e rispettati dalla pubblica amministrazione, non è corruzione semplice ma è frutto di «un condizionamento di tipo mafioso».
Tutti contenti. Almeno temporaneamente, come precisa il procuratore Pignatone. Che però in Cassazione non troverà più un Carnevale, sputtanato come «ammazzasentenze» perché indisponibile a vedere la mafia dove non c' è.
PIGNATONE
Io, per esempio, la vedo nell' abbattimento inaccettabile dei villini liberty a Roma, con la complicità di Comune e sovrintendenza, nell' indifferenza dei pm da me e da Italia Nostra informati, nella persona di Pignatone e dei suoi sostituti. Alla disperata ricerca di Mafia capitale, quando l' hanno vista non se ne sono accorti, e nonostante la denuncia hanno lasciato abbattere il villino Naselli del 1930.
buzzi carminati
Oggi sono soddisfatti: hanno riconosciuto mafiosi Buzzi e Carminati, due che si erano preparati al cinema, vedendo «Il Padrino».