Ugo Magri per “la Stampa”
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
Per quanto Matteo Salvini possa alzare la voce, al Capo dello Stato le sue richieste di colloquio giungono per forza di cose attenuate in quanto Sergio Mattarella si trova a 2300 chilometri di distanza, nella capitale della Lituania che è Vilnius. È andato fin lassù perché i Paesi baltici (gli altri due sono Estonia e Lettonia) hanno sempre avuto eccellenti rapporti con l'Italia, però ci considerano degli spendaccioni e pure sui migranti non sempre hanno dato una mano.
Insomma, Mattarella sta provando a smussare gli angoli, dunque passa da un colloquio all'altro in rapida successione, e poi le cerimonie ufficiali, le strette di mano e tutto l'armamentario solito delle visite a questi livelli. Il tempo per seguire le polemiche italiane, compresa quella (non l'unica) sollevata dal ministro dell'Interno, Mattarella ce l'avrà forse a partire da stasera, quando sarà rientrato a Roma.
MATTARELLA E SALVINI
Vorrà rifletterci, documentarsi, e magari prendere quei contatti riservati che a un Presidente servono per approfondire casi del genere. Ma al momento, da Vilnius, tutto ciò non è materialmente possibile. Ecco come mai l'unica reazione, che si ascolta dai collaboratori più stretti, è un «no comment», nulla da dichiarare, inutile insistere e così via.
FINALITÀ DA CHIARIRE
Tra l'altro, fino a questo momento, non è pervenuta a Mattarella alcuna richiesta formale di incontro. «Il presidente della Repubblica - fa sapere il Colle - è all'estero ed è all'oscuro di qualunque contatto». Fonti della Lega assicurano però che ci sono già stati dei contatti con l'entourage presidenziale, dunque l'udienza verrà messa in agenda. Ma le cose stanno diversamente.
BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA
Risulta soltanto un colpo di telefono a chi, tra i consiglieri del Presidente, era rimasto a Roma per presidiare il Palazzo, senza fissare un bel niente e tantomeno definire di cosa esattamente Salvini colloquierebbe con Mattarella. Da così lontano, non è ben chiaro se l'intenzione del leader leghista sia quella di concentrare il fuoco contro la sentenza con cui la Cassazione ha messo sotto sequestro le risorse passate, presenti e future della Lega.
In questo caso, ragionano i costituzionalisti di casa al Quirinale, ben difficilmente Mattarella potrebbe prestarsi a un gesto propagandistico che suonerebbe come un ceffone all' ordine giudiziario, tanto più che egli presiede il Consiglio superiore della magistratura.
MATTARELLA SALVINI
Il punto interrogativo Altra cosa sarà invece se il leader sovranista vorrà limitarsi a spiegare perché mai, secondo lui, la democrazia italiana sta correndo dei rischi, e quali iniziative andrebbero adottate al fine di meglio tutelare la dialettica politica. Difficile che un colloquio dal così vasto respiro possa venire negato.
Tra l'altro Salvini ricopre la carica di vicepremier e di ministro dell' Interno, nei suoi riguardi si impone un di più di comprensione istituzionale. Resterebbe comunque il punto interrogativo cui, tra i consiglieri quirinalizi, nessuno al momento sa dare risposta: che cosa mai Salvini si aspetta dal Presidente, al di là di una cortese e doverosa attenzione? Il potere di cambiare le cose ce l' ha chi sta al governo e manovra la politica, non certo il Garante.