terapia intensiva covid
Il 42% dei casi Covid-19 in Italia da inizio pandemia sono stati diagnosticati nel gennaio di quest’anno per la predominanza della variante Omicron: 4,5 milioni sui quasi 11 (precisamente 10.953.342) di casi confermati e segnalati al 9 febbraio al Sistema di Sorveglianza Integrato. È quanto emerge nel settimo rapporto Iss-Istat sull’impatto sulla mortalità totale.
Per quanto riguarda i decessi, segnalate 145.334 morti associate alla diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 e avvenuti entro il 31 gennaio scorso. Il 53% dei decessi è avvenuto nel 2020, il 41% nel 2021 (59.136 decessi di cui circa 8.000 sono riferiti a diagnosi del 2020) e il 5,8% a gennaio 2022.
fake news e covid 1
Il confronto tra le ondate epidemiche in termini di eccesso di mortalità, riferisce il rapporto Iss-Istat, “evidenzia che nell’ondata in corso l’impatto sulla mortalità è più contenuto rispetto alle ondate precedenti. Nonostante la diffusione di nuove varianti più trasmissibili, durante il periodo 1 ottobre 2021 – 31 gennaio 2022 si registrano circa 250 mila decessi, 40 mila in meno rispetto a 12 mesi prima, con un calo di oltre il 13%”.
TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS
In schede decessi, Covid responsabile 90% morti
Nel 90% delle schede, Covid-19 è stata riportata come causa direttamente responsabile del decesso. In un campione di 6.530 schede di morte relative a casi deceduti nel 2021 è stata valutata la presenza del Covid-19 come causa iniziale, le sue complicanze e la presenza di altre concause.
Il Covid-19 è l’unica causa responsabile del decesso nel 23% dei casi, mentre nel 29% dei casi è presente una concausa oltre a Covid-19 e nel 48% si riscontra più di una causa.
hub vaccinale 11
Mortalità in calo con il progredire dei vaccini
Con il progredire della campagna di vaccinazione, la mortalità è significativamente diminuita a partire dalla 20esima settimana del 2021: l’82% circa dei decessi nel 2021 è avvenuto nel primo quadrimestre.
In particolare, sì è molto ridotta la mortalità Covid-19 correlata nella fascia di età 80 anni e più, per la quale, a fine 2021, è stata raggiunta una copertura vaccinale con il ciclo primario pari a circa il 95%.
La campagna di vaccinazione, iniziata il 27 dicembre 2020, a partire da maggio 2021 ha raggiunto elevati livelli di copertura, soprattutto nelle fasce di età più avanzate (60+).