Marco Antonellis per Dagospia
nicola zingaretti maurizio martina
Alla fine di questo primo round Congressuale, anche se non ci sono ancora i dati ufficiali (potrebbero essere resi noti soltanto domenica prossima; nel frattempo sono in corso litigi e fioccano ricorsi) il più contento di tutti è quel senatore che ormai fa la spola tra Roma e Rignano: Matteo Renzi.
Non per niente da ieri pomeriggio i fedelissimi dell'ex premier non fanno altro che spiegare ai giornalisti amici che "avete visto? L'area renziana è ancora maggioritaria nel partito perché se sommate i voti presi nei circoli da Giachetti e Martina stiamo avanti a Zingaretti che invece fuori dal Lazio ha solo i voti di Orlando".
RENZI GIACHETTI
Insomma, tra Martina e Zingaretti spunta Matteo Renzi. Questa è la prova provata che il fantasma del "biscotto" ai danni del Governatore del Lazio aleggia eccome al Nazareno così come è ancora forte la presenza dell'ex Premier che qualcuno avrebbe voluto far uscire dalla stanza dei bottoni del partito proprio sfruttando l'attuale fase Congressuale.
Il tema vero dei prossimi giorni, spiegano dal Nazareno, sarà se Nicola Zingaretti riuscirà a superare o meno la soglia del 48% alle primarie: se lo farà, se riuscirà a sfiorare il 50% potrà far valere quel "patto tra gentiluomini" stipulato con Maurizio Martina all'inizio della fase congressuale e avrà via libera per la vittoria in Assemblea anche senza aver superato il 51%. Nessuno si opporrà. Viceversa se ai gazebo resterà al disotto di quell'asticella, allora il biscotto sarà pronto per essere servito.
andrea orlando e nicola zingaretti renzi martina