Carlo Bonini e Giuliano Foschini per “la Repubblica”
Joseph Mifsud, Stephan Roh, and a former Russian government official, Alexey Klishin, sat at a conference at the Link University campus in Rome
Si è detto che Joseph Mifsud - il professore che professore non è - sia scomparso nell'autunno 2017 senza lasciare alle sue spalle alcuna traccia. Ebbene, anche questa, come il suo titolo accademico, appare un'inesattezza. Al civico 8 di Walworth Road, nel quartiere londinese di Elephant & Castle, è infatti una torre in vetro e acciaio dove ancora il 13 dicembre dello scorso anno il maltese risultava regolarmente domiciliato nel Regno Unito.
Quel giorno, infatti, su indicazioni dell' anagrafe inglese, un ufficiale giudiziario notifica a questo indirizzo la sentenza della nostra Corte dei conti che condanna Mifsud a un risarcimento di poco meno di 50mila euro, equivalenti al denaro pubblico sperperato in quel del Consorzio universitario di Agrigento anni prima. L'appartamento - all' interno 3211 - dove si suppone che Mifsud abbia vissuto o lavorato fino a dieci mesi fa, oggi non lo ospita più. Il nostro, come spiegano cortesemente alla reception dell' edificio dopo un controllo negli schedari, «non si fa vedere da un bel po'». «Riteniamo - aggiungono - che abbia cambiato domicilio».
joseph mifsud vincenzo scotti
Non è un caso che sia a Londra l'ultima traccia dello Zatat , del «cazzaro professionista» per dirla alla maltese, che ha in pugno il destino di Donald Trump. Perché è a Londra, nel 2013, quando in Slovenia, alla University of Eastern Mediterranean (Emuni), l' aria si fa pesante, che non solo trova riparo, ma costruisce i presupposti e indossa la maschera della sua seconda vita. A ben vedere, quella che ha sempre sognato. La più ambigua. Quella che gli apre le porte delle cancellerie dei Grandi del Mondo.
A Londra, infatti, Mifsud ha un vecchio amico che conta. Si chiama Nabil Ayad. È un uomo legato all' Organizzazione per la liberazione della Palestina ed è il direttore della "London Academy of Diplomacy", che ha fondato nel 1978 e che per anni ha funzionato da cinghia di trasmissione degli studenti della University of Westminster in predicato di entrare nel circuito della cosiddetta deep diplomacy , la diplomazia parallela. Ayad, nel 2009, ha chiuso una joint venture tra la sua London Academy of Diplomacy e la University of East Anglia. Cui, cinque anni dopo, subentra l' università scozzese di Stirling.
joseph mifsud vincenzo scotti
È qui, in Scozia, nel settembre del 2014, che lo Zatat maltese appare con il titolo di "Professore" in una tre giorni di seminari aperti a un gruppo di diplomatici africani e dei paesi caraibici. È un evento accompagnato da un qualche sfarzo: una cena di gala innaffiata da fiumi di champagne. È un evento, soprattutto, dove fa capolino un altro personaggio chiave della seconda vita di Joseph Mifsud e del Russiagate, sia nella sua declinazione americana che in quella italiana: il dottor Stephan Roh.
franco frattini con joseph mifsud
Roh è un ricco avvocato svizzero, tedesco di nascita, e con una moglie russa, Olga, con cui ha comprato un castello in Scozia che è valso a entrambi il titolo di barone e baronessa di Inchdrewer. È l' uomo da cui Mifsud non si separerà più. Il suo studio legale, "RoH Attorneys at law" - con sedi a Zurigo, Berlino, Londra, Hong Kong - è specializzato in due diligence e antiriciclaggio. E con la diplomazia ha poco a che vedere.
Ma il legame tra i due è saldo come l' acciaio. Roh è l' ombra di Mifsud quando ancora non ha motivo di darsi alla macchia e suo socio nell' avventura alla Link University di Roma (acquisiscono quote della società di gestione). Roh è la voce di Mifsud quando diventa un fantasma.
Perché è nello studio di Zurigo dell' avvocato svizzero-tedesco che viene scattata l' ultima foto del maltese svanito nel nulla. Roh, soprattutto, è l' autore dell' ormai introvabile pamphlet, del 2018, The faking of Russiagate , contronarrazione di un complotto che vorrebbe la Russia di Putin e gli Usa di Trump vittime delle intelligence occidentali.
JOSEPH MIFSUD E Ivan Timofeev
Osservare le mosse londinesi della coppia Mifsud-Roh è di una qualche utilità. Perché quelle mosse portano a Mosca.
Per dire: nell' aprile del 2014, Mifsud partecipa al "Global university summit" a Mosca e, nel maggio di quello stesso anno, incontra a Londra l' ambasciatore russo Alexander Yakovenko. Sempre in quel 2014, a luglio, il consigliere dell' Ambasciata russa a Londra Ernest Chernukhin visita la London Academy of Diplomacy, frequentata in quell' anno anche da Roh, con una delegazione dell' università statale di Mosca Lomonosov, universalmente nota come la fabbrica delle spie russe. Un' università, peraltro, dove, con sorpresa, l' ex rettore dell' università di Malta, Juanito Camilleri, si ritroverà di fronte proprio lo Zatat che aveva allontanato anni prima dall' ateneo dell' isola.
JOSEPH MIFSUD BORIS JOHNSON
Del resto, anche Roh si dà da fare con Mosca. Acquista una piccola società inglese di consulenza nucleare, la Severnvale Nuclear services ltd (specializzata negli effetti delle radiazioni nei reattori nucleari), per avviare una cooperazione scientifica con Mosca. Un business quantomeno singolare rispetto al mestiere di Roh. E, a quanto pare, fortunato.
Perché, dopo l' acquisizione di questa piccola società, e il licenziamento del suo fondatore, John Harbottle, i ricavi passano da 42mila sterline l' anno a 43 milioni di dollari. Mosca porta fortuna evidentemente. Anche alla moglie di Roh, Olga, che in quei magnifici anni londinesi ha una boutique a Mayfair, dove si veste anche Theresa May.
Il 12 maggio del 2017, Mifsud e Roh appaiono insieme al Russian international affairs council a Mosca per un rapporto sulle fonti energetiche. In quello stesso anno l' università di Stirling nomina senza alcun concorso il nostro professore che professore non è full time professorial teaching fellow, una sorta di assistente didattico. Mifsud è ormai una celebrità a Londra. Frequenta cene e pranzi nelle ambasciate.
JOSEPH MIFSUD 1
Si fa fotografare nei circoli tories abbracciato a Boris Johnson. Dirige il London center of international law practice, un nome altisonante che nasconde una scrivania e un telefono che non squilla mai. Una scatola vuota, come ha raccontato a Repubblica Simona Mangiante, che in quell' ufficio ha lavorato. E che conosce questa storia perché moglie dell' avvocato George Papadopoulos, che il London center frequentava, membro della campagna repubblicana di Donald Trump e uomo cui Mifsud avrebbe veicolato le mail hackerate a Hillary Clinton, il kompromat del Russiagate.
A Mosca porta anche un' ultima preziosa informazione che si raccoglie a Malta da una fonte qualificata degli apparati di sicurezza dell' isola. Si scopre infatti che, nonostante i suoi trascorsi con il partito naziona-lista, Mifsud trovi ascolto, a partire dal 2014, dal governo laburista di Joseph Muscat. E il motivo non ha nulla a che vedere con la diplomazia. Ma con lo schema di vendita dei passaporti maltesi a cittadini extra Ue.
Indovinate quali? «I russi».
JOSEPH MIFSUD
Del resto, è sempre quando si incrocia Mosca che questa storia suona. L' avvocato Stephan Roh bussa infatti alla porta di Repubblica. «Vi scrivo con urgenza - si legge in una mail - dopo aver letto la prima puntata della vostra inchiesta per segnalarvi che Mifsud è stato ufficialmente indicato dalla Link di Roma come professore, ha insegnato alla Link nell' estate del 2016, è stato direttore della Internationl strategic development della Link. Aveva una segretaria personale alla Link di nome Claudia Staffieri». Link, Link, Link. C' è nell' insistenza ossessiva di Roh un interesse evidente a tenere stretto il faro su Roma. Perché? E perché ora?
Vincenzo Scotti, fondatore della Link, ha perso la voglia di sorridere.
E a Repubblica consegna le prove documentali che smentiscono le tre affermazioni di Roh. Non era un professore (anche se tale veniva definito. «Ma che diavolo potevamo saperne noi visto che si portava quel titolo dietro dalla Stirling University?», dice Scotti); non tenne nessuna Summer school nel 2016 («Erano cicli di conferenze cui parteciparono decine di speaker», ancora Scotti); non aveva nessuna segretaria personale.
JOSEPH MIFSUD E GIANNI PITTELLA ALLA FESTA DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI ROMA NEL 2017
È un fatto che Joseph Mifsud abbia intossicato qualunque cosa ha toccato nelle sue due vite. Ed è un fatto che nessuno, ma proprio nessuno, tra quanti hanno avuto a che fare con lui tra Washington, Londra, Roma, Agrigento, la Slovenia, Malta, si sia mai posto il problema di chi diavolo fosse davvero e, soprattutto, se lavorasse per conto proprio o per conto terzi. Non se lo sono posto nemmeno gli italiani. Né prima, né durante, nè dopo. Anche di questo la prossima settimana il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i direttori delle due agenzie di intelligence (Aise e Aisi), dovranno dare conto al Comitato parlamentare di controllo sui Servizi.
2. fine.