Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”
ALFREDO COSPITO
Una crisi cardiaca improvvisa, poco prima di incontrare uno dei legali. Un dolore al petto, il battito irregolare e il tremore a una mano. Un’integrazione di potassio e le condizioni che rapidamente migliorano. «Alfredo ha rischiato di morire», dice il suo legale. Anche se i medici del reparto carcerario dell’ospedale San Paolo ridimensionano (e di molto) la situazione.
Ma al quinto mese e due giorni di sciopero della fame, e alla vigilia dell’udienza al Tribunale di sorveglianza di Milano che dovrà decidere sulla concessione dei domiciliari per motivi di salute, le condizioni di salute del 55enne ideologo della Federazione anarchica informale tornano a infiammare le polemiche sul 41 bis.
sitin degli anarchici per alfredo cospito davanti alla cassazione
Tutto avviene nel pomeriggio quando l’avvocato Benedetto Ciccarone arriva al San Paolo per un colloquio con il suo assistito. Quando esce, il legale avverte subito l’avvocato Flavio Rossi Albertini: «Ha sentito un dolore al petto e un tremore a una mano. Cospito ha allertato la guardia e dopo dieci minuti è arrivata l’infermiera col medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema. Erano molto preoccupati e dicevano che stava morendo. [...]
alfredo cospito
[...] Dall’interno del San Paolo però viene precisato che la situazione è stata decisamente meno grave di quella narrata e Cospito non ha mai rischiato la vita. Diversa la versione della difesa che, sulla base di un esame a cui il 55enne è stato sottoposto lunedì, anzi rilancia: «I medici dicono che rischia la paralisi per tutta la vita e danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti». Negli ultimi giorni, sempre stando a quanto riferito da fonti della difesa, Cospito fatica a camminare a causa di un problema al piede dovuto alla carenza di vitamine. L’ipotesi di rischi neurologici è stata, però, ancora una volta smentita dai sanitari dell’ospedale.
SCRITTE ANARCHICHE IN FAVORE DI ALFREDO COSPITO
Come siano andate davvero le cose lo si capirà nelle prossime ore. Dopodomani è fissata l’udienza davanti al Tribunale di sorveglianza in cui i giudici dovranno valutare la richiesta avanzata dalla difesa di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare a casa della sorella. Qualora venisse accolta si tratterebbe nella sostanza di una «revoca del regime del carcere duro» contro cui l’anarchico sta digiunando dal 20 ottobre. [...]
alfredo cospito
ALFREDO COSPITO. ALFREDO COSPITO