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    "FACEBOOK E INSTAGRAM PROMUOVONO L'ODIO CONTRO LE DONNE" - SECONDO UN'INDAGINE DELLA "BBC", LE PIATTAFORME DEI SOCIAL MEDIA PROPONGONO, A CHI GIA' MOSTRA OSTILITA' NEI CONFRONTI DEL GENTIL SESSO, CONTENUTI MISOGINI E VIOLENTI - PER DIMOSTRARE L'EQUAZIONE UNA GIORNALISTA HA CREATO UN FINTO PROFILO MASCHILE E L'HA RESO SIMILE A QUELLO DEI TROLL CHE LA PERSEGUITANO - HA SCOPERTO COSI' CHE...


     
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    Dagotraduzione dal Daily Mail

     

    Island Kaz Island Kaz

    Secondo un’indagine della Bbc, le piattaforme dei social media promuovono, nei confronti degli utenti che già mostrano ostalità nei confronti delle donne, contenuti misogini e violenti.

     

    La giornalista Marianna Spring, nella sua inchiesta andata in onda sul canale inglese, ha creato su Instagram e Facebook il profilo, falso, di un uomo di nome “Barry”. Con i like, i commenti e i video visualizzati, è riuscita a creare un’impronta digitale per Barry simile a quella dei troll che la prendono di mira frequentemente sui social.

     

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    «Come i mie troll, Barry è principalmente interessato ai contenuti anti-vax e alle teorie del complotto, e segue una piccola quantità di contenuti anti-donne» ha raccontato. «Barry ha anche pubblicato alcuni post vietati sul suo profilo, in modo che gli algoritmi potessero rilevare fin dall’inizio che l’account utilizzava linguaggio offensivo sulle donne».

     

    Passata una settimana, le pagine che venivano proposte a Barry sia su Facebook che su Instagram erano quasi tutte ostili alle donne. Alla fine dell’esperimento, il profilo ha ricevuto sempre più contenuti misogeni da questi siti, un aumento significativo rispetto a quando l’account era stato creato.

     

    Alcuni di questi contenuti riguardavano la violenza sessuale, la condivisione di meme inquietanti su atti sessuali e contenuti che giustificavano stupri, molestie e violenza di genere. L’esperta di social media, Chloe Colliver, dell'Institute for Strategic Dialogue, e consulente dell’inchiesta, spiega: «Sono le piattaforme stesse ad aver inviato a Barry la maggior parte di questi contenuti, selezionandoli, curandoli».

     

    Priya Gopaldas e Marianna Spring Priya Gopaldas e Marianna Spring

    «Quindi, se questo fosse il profilo di una persona reale, sarebbe stato portato dentro a comunità piene di odio e contenuti misogeni in sole due settimane». Una ricerca del Center for Countering Digital Hare ha mostrato come il 97% degli account che pubblicano contenuti misogini su Twitter e Instagram restino sul sito anche dopo essere stati segnalati.

     

    Ricercatori del think tank Demos hanno analizzato più di 90.000 post e commenti negativi diretti ai concorrenti di due reality show di quest'anno - Love Island e Married At First Sight UK - e hanno scoperto che le donne hanno ricevuto molto più odio degli uomini. L'abuso è stato ancora più pronunciato nei confronti delle donne di colore.

     

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    La star di Love Island Kaz Kamwi, 26 anni, ha detto al programma: «L'abuso più difficile da ricevere è quello che ha motivazioni razziali. Quando mi guardi, sono una donna di colore dalla pelle scura, è la prima cosa che vedi».

     

    «Il mio Instagram, quello è il mio posto di lavoro. Nessuno entra in ufficio e trova persone che urlano insulti contro di loro, vero?» Kaz spiega. «Allora perché non dovrebbe essere la stessa cosa sul mio Instagram?».

     

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    La sorella di Kaz, Banji, ha monitorato gli account sui social media della fashion blogger mentre era nella villa. Sebbene la maggior parte dei commenti fosse positiva, c'erano anche molti abusi. Dice che l'odio era così forte in certi momenti, che ha pubblicato un messaggio chiedendo alla gente di fermarsi: «Era troppo da sopportare».

     

    Anche la studentessa di medicina Priya Gopaldas, 23 anni, ha ricevuto insulti di genere e odio razzista: «Ho ricevuto parole lanciate contro di me - merda, w *** e - quel tipo di parole che un uomo sicuramente non avrebbe ricevuto».

     

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    Ellen Judson, ricercatrice senior di Demos, ha dichiarato: «La gente usa insulti esplicitamente di genere: le donne sono manipolatrici, le donne sono subdole, sessuali, cattive o stupide mentre gli uomini vengono attaccati perché apparentemente non abbastanza mascolini, per essere troppo deboli. Vediamo anche che le concorrenti che sono donne di colore stanno ricevendo attacchi più perniciosi in base alla loro razza».

     

    Facebook, che possiede anche Instagram, ha detto alla BBC che cerca di non raccomandare contenuti che infrangono le sue regole e sta migliorando la sua tecnologia «per trovare e rimuovere gli abusi più rapidamente». Ha anche appena annunciato nuove misure per contrastare l'odio sessuale rivolto a giornalisti, politici e celebrità.

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