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    SEI CARABINIERI SONO INDAGATI PER LA MORTE DEL 30ENNE TUNISINO TAISSIR SAKKA, IL CUI CADAVERE È STATO TROVATO IN UN PARCHEGGIO A MODENA - È STATO IL FRATELLO DELLA VITTIMA A DENUNCIARE I MILITARI DI PATTUGLIA DOMENICA NOTTE – I DUE FRATELLI ERANO STATI PORTATI IN CASERMA IN SEGUITO A UNA LITE CON UN GRUPPO DI RAGAZZI FUORI DA UN PUB, ED ERANO STATI DENUNCIATI PER UBRIACHEZZA MOLESTA – ORA LA PROCURA DOVRA’ CHIARIRE COSA È ACCADUTO. NEL VERBALE DEI CARABINIERI E' SCRITTO CHE SAKKA SAREBBE MORTO IN SEGUITO A UNA “CADUTA ACCIDENTALE”…


     
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    Estratto dell'articolo di Valentina Lanzilli per www.corriere.it

    taissir Sakka. taissir Sakka.

     

    Sei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Modena sono indagati per la morte di Taissir Sakka, il 30enne tunisino trovato cadavere domenica mattina nel parcheggio del cinema Filmstudio 7B in via dell’Abate, vicino alla stazione dei treni.

     

    […] cinque militari dovranno rispondere di lesioni ai danni del fratello della vittima, Mohamed, che aveva sporto denuncia dopo i fatti, mentre il sesto indagato dovrà rispondere di morte come conseguenza di altro reato.

    taissir Sakka. taissir Sakka.

     

    [...] è stato proprio il fratello della vittima ad indicare i militari in pattuglia quella notte come responsabili del decesso del 30enne, da qui l’apertura delle indagini come atto dovuto. […]

     

    taissir Sakka. taissir Sakka.

    Il suo corpo era riverso a terra, tra due auto parcheggiate, con una profonda ferita alla testa. Poche ore dopo i fatti i Carabinieri in una breve nota avevano spiegato che «i sanitari del 118 si apprestavano a soccorrere un uomo senza fissa dimora constatandone il decesso. In corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica di una possibile caduta accidentale. La persona la sera prima era stata controllata in stato di ubriachezza in un locale della provincia». Una versione che non aveva mai convinto parenti e amici della vittima.

     

    taissir Sakka. taissir Sakka.

    PORTATO IN CASERMA, POI IL NULLA

    Tutto era iniziato sabato sera quando Taissir e Mohamed erano rimasti coinvolti in una violenta lite fuori dal circolo Arci di Ravarino, in provincia di Modena. Ad affrontarsi un gruppo di ragazzi residenti in zona e i due fratelli tunisini, come aveva raccontato il responsabile del circolo ArciLuciano Salvi.

     

    Una lite che aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri, che avevano controllato Taissir e lo avevano accompagnato in caserma, in stato di ebbrezza, dove il ragazzo era stato trattenuto per circa 40 minuti.  Quello che è accaduto da quel momento alla mattina dopo è tutto da ricostruire. Fondamentale saranno le risposte che arriveranno dall’esame autoptico in corso in queste ore. […]

     

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