Estratto da www.repubblica.it
VIOLENZA DOMESTICA
Davanti ai figli l'ha definita più volte "terrorista", "spia", "puttana russa". Addirittura ha spaventato i bambini dicendo che la mamma "era infetta". E in più di un'occasione un diplomatico italiano residente a Roma ha anche alzato le mani verso la sua ex moglie. Per questo è finito sotto processo come chiesto dal pm Antonio Verdi. I reati contestati: maltrattamenti e lesioni.
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La vicenda inizia molti anni fa. Il diplomatico italiano, 65 anni, si sposa con una diplomatica americana con radici bielorusse (Minsk), tanto da avere il doppio passaporto. Hanno due figli, si stabiliscono a Roma ma il lavoro li porta a vivere in diverse città di tutto il mondo. Come riporta il Corriere della Sera, però, il rapporto si inclina. E nel 2018 vengono avviate le pratiche per la separazione.
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[…] Nel 2019, denuncia l'accusa, afferra l’ex moglie al collo, la sbatte contro un muro e la minaccia di morte. Scena che avviene davanti a uno dei figli. L'ossessione verso l'ex moglie continua anche quando i due non vivono più insieme.
Gli atti di violenza cominciano ad essere più costanti: una volta fa finta di metterla sotto con la macchina, un'altra la colpisce con lo sportello e, durante un soggiorno a Il Cairo, le procura un trauma cranico dopo averla spinta a terra. […].