Filippo Limoncelli per www.blitzquotidiano.it
cartello contro no vax ristorante milano
Un cartello esplicito contro i no-vax, con tanto di dito medio, è stato appeso all’ingresso del Tasca, noto ristorante di Porta Ticinese a Milano, scatenando centinaia di commenti su Facebook. Cartello che è stato rimosso neanche 24 ore dopo per le minacce, anche al telefono, ricevute dal titolare del locale. “L’ho dovuto togliere perché sono stato bersaglio di insulti e minacce sia sui social e sia al telefono. A un certo punto ho dovuto smettere di rispondere. Mia moglie ha avuto paura. Io penso a lei e alle mie tre figlie da tutelare”, spiega Erwan Maze a Il Giorno, il proprietario del locale.
IL VACCINO RENDE LIBERI sulle magliette dei no vax
Milano, polemiche per un cartello esposto da un ristorante
A poco più di una settimana dall’annuncio del Green pass obbligatorio per l’accesso ai locali pubblici, il proprietario del ristorante Tasca di Milano ha preso posizione. Contro i no-vax. Scelta che ha scatenato centina di commenti, molti negativi ma non solo, sulla pagina Facebook del locale, dove l’immagine del cartello è stata postata accompagnata dall’invito a vaccinarsi. In molti hanno minacciano di denunciarli per discriminazione, altri si augurano il loro fallimento.
PROTESTE DEI NO VAX
La replica del ristorante è arrivata via social: “Grazie a tutti! Siete fantastici! però ora dobbiamo andare a lavorare. Però voi, che non avete un lavoro e non fate un c…. dalla mattina alla sera, potete rimanere qui a commentare quanto volete! Tanto amore a tutti loro”, è stato il post di risposta pubblicato sempre sulla pagina Facebook. Erwan Maze, parlando all’Adnkronos, ha rilanciato: “Il messaggio è chiaro. Se sei vaccinato vai dove ti pare, se non lo sei vai a casa e non rompi le palle gli altri. La sostanza è questa”.
PROTESTE GREEN PASS ROMA
No-vax contro il cartello esposto dal ristorante Tasca
Sui gruppi Facebook dei no-vax, molti utenti hanno detto che il cartello ricorda “i tempi più bui della storia recente” del continente. “Mi danno del nazista, dicono che devo morire e fallire – sottolinea Maze –. Da stamattina mi stanno tartassando di chiamate e messaggi”. Le critiche però se la lascia scivolare addosso: “Siamo in una democrazia. Chi vuole commentare commenti pure chi non vuole non lo faccia. La maggior parte dei clienti sta mettendo like e dice che siamo bravi, degli altri non me ne frega niente. Ho 50 anni, sono stato vaccinato per tubercolosi, difterite, vaiolo, li ho fatti tutti, e adesso queste persone di 50 e 60 anni fanno i no vax. Fanno ridere, anche loro sono tutti vaccinati, ma di che parliamo? È un’assurdità”.
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