Estratto dell’articolo di Francesco De Remigis per www.ilgiornale.it
SNIFFY
Per decine di influencer, è d'obbligo provarla per stare sempre «al top». E così che in Francia è iniziata una battaglia a distanza: tra chi vive la vita da uno schermo digitale dispensando suggerimenti ai giovanissimi e chi ogni giorno sta a contatto con la clientela, riuscendo a coglierne al primo sguardo tendenze, gusti e dipendenze. Sono i tabaccai, che hanno scelto di sfidare la moda del momento: «Sniffy».
È una semplice polvere bianca aromatizzata al gusto fragola, menta, lime o frutto della passione. Teoricamente riservata agli adulti, promette di «aumentare istantaneamente la tua energia per 20-30 minuti». Contiene caffeina, taurina e creatina. Poi arginina, citrullina, beta-alanina e maltodestrina. […]
SNIFFY
«Sniffy» sta infatti facendo immediata presa sui ragazzini grazie alla rete, e per gli esperti rischia di portare a ben altri vizi. Ha infatti il colore e l'aspetto della cocaina, si vende al grammo tra i 14 e i 20 euro e si «prende» allo stesso modo, direttamente dalla narice del naso grazie a una speciale mini-cannuccia fornita di serie.
Già distribuita in Austria, Germania e Svizzera, da settimane «gira» in Francia, promossa come cocktail perfetto per far festa grazie alle proprietà eccitanti. Governo in allarme per l'inevitabile associazione con la coca e ministro della Salute, Frédéric Valletoux, pronto a vietarla. L'ha definita «spazzatura». Ma per ora è perfettamente legale. Quel suo «appena potremo», riferito alla messa al bando, fa emergere una chiara forma di impotenza. […]
SNIFFY
Centinaia di tabaccai di Francia si sono dunque rifiutati di metterla in vendita, nonostante le proposte pressanti dei fornitori. In altri prevale però l'interesse commerciale. La richiesta è in ascesa. Se la «diga» dei tabaccai crolla, ci sarebbe un effetto valanga.
Per chi la vende, non c'è infatti modo di sapere se i consumatori rispetteranno la dose raccomandata: non si dovrebbero superare i due grammi al giorno, fa sapere l'ideatore. Neppure fosse un medicinale.