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    SENTI XI PARLA DI LIBERISMO: UN COMUNISTA - IL PRESIDENTE CINESE, XI JINPING, SI COLLEGA VIRTUALMENTE CON IL WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS, MOSTRA IL VOLTO BUONO E INCITA A PROSEGUIRE PER LA STRADA DELLA GLOBALIZZAZIONE, DEL LIBERO COMMERCIO E DEL MULTILATERALISMO - IL DISCORSO RIECHEGGIA QUELLO FATTO DAL DITTATORE COMUNISTA NEL 2017. MA I TEMPI SONO CAMBIATI: L’OCCIDENTE, CHE SI È FATTO FREGARE DAI CINESI, HA CAPITO CHE PECHINO NON È UN PARTNER, MA UN NEMICO CHE CI VUOLE SOGGIOGARE CON UN BEL CAPPIO DI SETA (MA FORSE È TROPPO TARDI PER REAGIRE)


     
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    Lorenzo Lamperti per "La Stampa"

    intervento di xi jinping al world economic forum di davos 2022 1 intervento di xi jinping al world economic forum di davos 2022 1

     

    Globalizzazione, libero commercio, autentico multilateralismo, cooperazione sul Covid-19, smantellamento dei muri, dialogo e non scontro. Il repertorio sembra quello del 2017 e Xi Jinping lo dispiega in collegamento da Pechino.

     

    Come l'anno scorso, il World Economic Forum di Davos si svolge in modalità virtuale e viene aperto da un discorso del presidente cinese, che ha di fronte a sé due appuntamenti cruciali: i Giochi Invernali e il 20° Congresso del Partito comunista che lo incoronerà leader per la terza volta e «nuovo timoniere».

     

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    Ecco perché il volto mostrato è ancora una volta quello accomodante. Bisogna «aprire senza isolarsi e promuovere la costruzione di un'economia mondiale aperta», dice Xi, convinto che nonostante correnti contrarie «la direzione globale dell'economia non è cambiata e non cambierà».

     

    Eppure, il mondo non è più quello del 2017. L'Occidente non vede più la Belt and Road e la penetrazione tecnologica di Pechino come opportunità, ma come minacce. «Il mondo di oggi è lontano dall'essere tranquillo», riconosce Xi, che individua negli Stati Uniti la causa delle tensioni geopolitiche.

     

    NARENDRA MODI DAVOS 2022 NARENDRA MODI DAVOS 2022

    Se a Davos dice che «la Storia ha dimostrato più volte che lo scontro non risolve problemi e porta a conseguenze catastrofiche», durante le celebrazioni per il centenario per il Pcc aveva affermato che chiunque avesse provato a prevaricare e soggiogare la Cina si sarebbe trovato «in rotta di collisione con una grande muraglia d'acciaio forgiata da oltre 1,4 miliardi di cinesi».

     

    xi jinping joe biden xi jinping joe biden

    La diplomazia del vaccino viene utilizzata da Xi per sottolineare l'altruismo di Pechino e non a caso è stata ribadita la promessa di inviare in Africa un miliardo di dosi. Nessuna nuova promessa, invece, sul fronte ambientale. Gli obiettivi fissati su emissioni e neutralità carbonica, ha detto Xi, «non possono essere realizzati da un giorno all'altro».

     

    A poche decine di minuti di distanza da Xi è intervenuto Narendra Modi, il rivale geograficamente più vicino di Pechino. Le tensioni tra i due giganti asiatici vanno dall'aspetto commerciale a quello strategico, come dimostrato dai recenti scontri lungo il confine conteso, e rischiano nel prossimo futuro di essere acuiti dalla questione della successione del Dalai Lama.

     

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    Il premier indiano ha scelto di porre l'accento proprio sullo sviluppo sostenibile, affermando che nel Paese il 40% dell'energia dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili e ribadendo l'obiettivo dell'azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2070. Ha poi annunciato che Nuova Delhi firmerà diversi accordi di libero scambio, citando l'avvio del negoziato per la conclusione di un accordo con il Regno Unito, alla ricerca di partner asiatici nel post Brexit.

     

    «È il momento migliore per investire in India», ha detto Modi. L'obiettivo (complicato) dell'India è quello di sostituirsi almeno in parte al ruolo della Cina, sfruttando la favorevole contingenza geopolitica che la vede individuata come primo vero argine all'ascesa di Pechino.

    BIDEN XI JINPING BIDEN XI JINPING

     

    Xi, da parte sua, si dice «ottimista» sul trend economico dopo che ieri è stato reso noto che nel 2021 il Pil è cresciuto dell'8,1%, ma l'Ufficio nazionale di statistica avverte che per il 2022 l'economia «deve affrontare la triplice pressione della contrazione della domanda, dello choc dell'offerta e del calo delle aspettative».

     

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    A questo va aggiunta la questione demografica, con il tasso di natalità al livello più basso dal 1949, e le conseguenze della pandemia. La strategia zero Covid e le relative restrizioni stanno causando incertezze interne e sulle catene di approvvigionamento. Le autorità hanno indicato come possibile responsabile dell'importazione di Omicron una lettera "contaminata" spedita dal Canada. Globalizzazione sì, ma meglio senza posta.

     

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