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    MA CONTE CI PARLA CON LA PRESIDE? SENTITE COSA DICE LA DIRIGENTE DELLA SCUOLA FREQUENTATA DAL FIGLIO DEL PREMIER: “ANDAVA RINVIATO L’INIZIO: ORA BASTA CAMBIARE LE REGOLE COME SULLA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE. SI PERDE TROPPO TEMPO”. I PROBLEMI SUI BANCHI E SUGLI INSEGNANTI… - "GIUSEPPI" AVEVA DETTO: "ACCOMPAGNERO' MIO FIGLIO IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA"


     
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    Erica Dellapasqua per corriere.it

     

    conte conte

    Mentre il premier Giuseppe Conte si è detto «tranquillo e fiducioso» per l’inizio della scuola, la preside (il nome è omesso per ragioni di sicurezza, ndr) della scuola in centro a Roma frequentata proprio dal figlio del premier, in una lettera ai genitori ha descritto una scuola in pezzi, senza banchi e senza insegnanti.

     

    Preside, come stanno le cose?

    «Fosse dipeso da me avrei chiesto di posticipare l’inizio delle lezioni a dopo il referendum, sarebbe stato tutto molto più lineare, ma ormai così non è, quindi...».

     

    Quindi cosa chiederà domani a Conte?

    conte figlio conte figlio

    «Ora come ora chiederei indicazioni univoche: basta cambiare le regole, come sulla distribuzione delle mascherine, sarà un caos consegnarle all’ingresso a ciascuno, non possiamo ritrovarci ogni mattina con tutto il lavoro da fare daccapo, è la cosa che ci fa perdere più tempo e che ci fa sbandare».

     

    Lei ha descritto una scuola allo sbando...

    «Mi spiace che la mia lettera abbia suscitato tutte queste reazioni. Io cercavo solo di raccontare la verità...».

     

    E qual è la verità?

    giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 7 giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 7

    «Riusciremo ad aprire facendo le cose in fretta e furia. Fortunatamente una parte dei banchi monoposto — non quelli del commissario Arcuri che purtroppo, ormai sappiamo, vedono il Lazio fanalino di coda nelle assegnazioni, e di questi ne aspettiamo 430 — ma quelli comprati da noi coi fondi Covid, sono arrivati due giorni fa.

     

    Così nella primaria, con questi banchi, riusciamo a tenere in classe i 2/3 degli alunni, i rimanenti andranno a formare una nuova classe coi docenti Covid che ci verranno assegnati, sempre che accettino l’incarico…».

     

    Perché non dovrebbero?

    «Con un nuovo lockdown, o se finisce l’emergenza, il loro contratto decade, fatto che li rende poco appetibili rispetto alle supplenze che, almeno, durano sicuramente un anno».

    giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 3 giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 3

     

    Quante cattedre ha vacanti?

    «Sette di matematica, tre di lettere, più o meno dieci di sostegno… Direi più o meno 25 alla media e 13 alla primaria: per questo dobbiamo fare un orario ridotto, di 4 ore».

     

    Potreste chiamare i supplenti dei supplenti.

    «Sì, ma per dieci giorni non accetta quasi nessuno, né docenti né collaboratori, diventa più un costo che altro lo spostamento magari da fuori regione, non vale la pena».

    Alla scuola media, invece, senza i banchi di Arcuri come vi siete organizzati?

    «Usiamo i banchi vecchi, nel frattempo disposti anche nelle verande esterne, e speriamo nel bel tempo. Ma non basta neanche, attiveremo le lezioni a distanza...».

    giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 4 giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 4 giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 6 giuseppe conte con il figlio al ristorante giapponese daruma sushi 6

     

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