DAGONEWS
barbara lezzi
Giuseppe Conte in un colloquio con la Presidenza della Repubblica è stato esortato ad andare avanti nella trattativa con Ilva e a togliere ogni alibi ad ArcelorMittal, reintroducendo lo scudo penale.
Davanti al governo ci sono due strade: o riesce il negoziato con l'attuale affittuario dell'Ilva, con scudo penale e pochi esuberi, o si finisce in tribunale per un lungo contenzioso. Dalla sua, l'Italia può contestare a Mittal, che a quel punto tornerebbe a essere un rivale, di aver potuto vedere il portafoglio clienti e i tutti i dettagli industriali dell'ex Ilva.
arcelor mittal
Il problema dello scudo ovviamente è tutto interno ai 5 Stelle: una minoranza di senatori fedeli alla Lezzi potrebbe votare contro e far traballare pesantemente il governo, soprattutto se sarà costretto a mettere la fiducia. Si rischia di avere una maggioranza solo grazie a voti leghisti o di Forza Italia, mettendo in crisi il Conte bis a due mesi dalla sua nascita.
In caso di rottura definitiva con ArcelorMittal, si andrebbe a caccia di una cordata italiana ''puntellata'' da soldi cinesi. Ci sarebbe già qualche manifestazione d'interesse da Oriente: la Cina è responsabile del grosso della (sovra)produzione di acciaio ed è pronta a investire in fonderie in crisi (vedi British Steel) pur di tenere il piedone in Europa. E in cambio avere un occhio di riguardo sul 5G…
giuseppe conte contratto ilva lakshmi mittal ospite del party di blair conte ilva