Marta Serafini per www.corriere.it
SEQUESTRO DI TAMOLX DESTINATO ALL ISIS
Ventisei milioni di pillole antidolorifiche destinate all’Isis. Il sequestro venerdì nel porto del Pireo, ha portato alla luce nuovi traffici del gruppo terroristico. E soprattutto ha confermato come i jihadisti facciano uso di sostanze stimolanti e di droghe. Il carico di Tramadol, un oppioide sintetico, è stato rinvenuto in un container che doveva trasportare lino.
A scovarlo le autorità greche che, assistite dalla DrugEnforcement Administration statunitense, hanno avuto una soffiata.
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La società libica cui era intestato il container si è rilevata essere controllata dall’Isis. E se il carico prometteva di rendere parecchio (13 milioni di dollari è la cifra stimata), è venuto fuori come le pastiglie siano partite dall’India per arrivare al Pireo il 10 maggio. Dalla Grecia avrebbero dovuto raggiungere con un altro cargo la Libia. Poi la soffiata alle autorità greche: la società libica cui era intestato il carico era in realtà controllata dall’Isis. Da qui la decisione di procedere al sequestro.
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Non è la prima volta che avvengono sequestri del genere. In febbraio era stato ritrovato a Dubai un carico di Captagon, altro psicostimolante usato dai jihadisti come droga in combattimento. E dell’uso di droghe da parte dei terroristi si era parlato anche dopo gli attentati di Parigi, quando in un covo erano state scoperte flebo e lacci emostatici. Isis è poi un’organizzazione criminale il cui obiettivo è chiaramente il profitto. Ecco perché anche lo smercio di farmaci rientra nelle attività illecite del gruppo. Inoltre sono evidenti anche i legami con società di comodo attraverso le quali vengono smerciati in tutto il mondo materiali di ogni tipo, comprese le divise militari, come scoperto in Spagna in aprile.