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    OGNI PURO FINISCE EPURATO - SEQUESTRATI 150 MILA EURO AD ANTONIO INGROIA CON L’ACCUSA DI PECULATO - SECONDO I FINANZIERI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICA E FINANZIARIA, NON AVREBBE POTUTO INCASSARE L'INDENNITÀ DI RISULTATO DA 117 MILA EURO NÉ I RIMBORSI PER VITTO E ALLOGGIO ALLA GUIDA DI “SICILIA E-SERVIZI”


     
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    Da http://livesicilia.it

     

    PIETRO GRASSO ANTONIO INGROIA PIETRO GRASSO ANTONIO INGROIA

    Poco più di centocinquanta mila euro: a tanto ammonta il valore del sequestro che colpisce Antonio Ingroia. Un provvedimento emesso anche a carico di Antonio Chisari, revisore contabile della società e che è stato stabilito dal giudice per le indagini preliminari su richiesta degli ex colleghi dell'ex procuratore aggiunto di Palermo, poi nominato dal governatore Rosario Crocetta amministratore unico di Sicilia e-Servizi. Da qualche mese il suo incarico alla scadenza non è stato rinnovato dal nuovo presidente della Regione Nello Musumeci

     

    berlusconi ingroia berlusconi ingroia

    Ed è alla guida della partecipata regionale che Ingroia avrebbe commesso il peculato che ha portato al sequestro. Secondo i finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria, avrebbe potuto incassare né l'indennità di risultato da 117 mila euro, né i rimborsi per vitto e alloggio.

     

    Ingroia è indagato in due diverse inchieste. La prima, quella oggi sfociata nel sequestro, si concentra sulle retribuzioni fino al 2016. La seconda, sul 2017. Negli anni passati Ingroia si è assegnato, con l'approvazione dell'assemblea dei soci (socio unico è la Regione siciliana) 117 mila euro di indennità di risultato a fronte di utili esigui - 33 mila euro nel 2013, 3.800 nell'anno successivo - incidendo negativamente sul bilancio societario. Le indennità si sommano ai 50 mila euro annui di stipendio.

     

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    Il peculato riguarderebbe anche circa 30 mila euro di rimborsi per gli anni dal 2014 al 2016. Ingroia, che vive a Roma, veniva a lavorare in trasferta a Palermo. Secondo i pm, gli spettavano soltanto i soldi per le spese dei trasporti (aereo, treno etc) e non quelle per vitto e alloggio. Di avviso opposto l'indagato che si è fatto restituire i soldi con cui ha pagato alberghi e ristoranti. Ha alloggiato al Gran Hotel Villa Igiea, all'Excelsior e al Centrale Palace Hotel e mangiato in noti locali della città come il ristorante Sailem al Castello al Mare, Cucina Papoff o La locanda del Gusto.

    Ingroia sicilia servizi Ingroia sicilia servizi

     

    "Si tratta di una vicenda vecchia, che avevo già ampiamente chiarito a suo tempo - scrisse in una nota -. Questa indagine mi consente comunque di sgomberare una volta e per tutte, anche in sede giudiziaria, il campo da ogni equivoco, sospetto e maldicenza su una storia totalmente infondata".

     

    Secondo l'ex pm, che da magistrato coordinò le indagini sulla Trattativa Stato-mafia, la contestazione muoverebbe da una legge che sarebbe stata successivamente abrogata. Di avviso opposto i magistrati: Ingroia avrebbe intascato più soldi di quanti ne prevedevano la finanziaria regionale del 2015 e un decreto legislativo del 2016 che hanno introdotto dei limiti agli stipendi degli amministratori nelle società partecipate.

    INGROIA E PINO MANIACI INGROIA E PINO MANIACI

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