roberto ginatta
Nuova tegola per Roberto Ginatta. Sequestrata la villa e il bosco privato all’ex manager indagato per la distrazione dei fondi destinati al polo industriale ex Fiat di Termini Imerese.
Su delega della Procura di Torino, i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Torino, nell’ambito delle indagini riguardanti la Blutec spa e la riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale del capoluogo piemontese, relativo a un immobile di pregio a Fiano (Torino) appartenente a Roberto Ginatta, del valore di oltre 3 milioni di euro. L’ex manager attualmente è sottoposto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Blutec.
LA VILLA SEQUESTRATA
La villa, situata all’interno del parco della Mandria di Torino, ha un’estensione di 1701 mq e 46,5 vani ed è dotata di varie autorimesse e piscina; il bosco circostante (anch’esso sottoposto a sequestro) si sviluppa per quasi 5 ettari.
Di Cursi è invece accusato di malversazione a danno dello Stato per aver distratto ingenti finanziamenti pubblici (pari a circa 16,5 milioni di euro), erogati a titolo di anticipazione da Invitalia spa (per conto del Ministero dello Sviluppo Economico), per sostenere il programma di riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese finalizzato alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
LA MEGA VILLA E IL PARCO PRIVATO DI ROBERTO GINATTA
Ginatta e Di Cursi sono accusati anche di auto-riciclaggio per aver reimpiegato circa 14 milioni di euro di tale profitto illecito in attività economiche, imprenditoriali, finanziarie e speculative del circuito economico legale.
ROBERTO GINATTA
Le indagini, svolte dagli specialisti del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo, hanno permesso di dimostrare l’intestazione del complesso residenziale ove risulta abitare la famiglia Ginatta ad una società «schermo», al fine di ostacolare l’attività di aggressione patrimoniale da parte dell’Autorità Giudiziaria.