Estratto dell’articolo di Stefano Graziosi per “La Verità”
kim jong un e sergej lavrov a pyongyang
Mosca sta rafforzando l’asse con la Repubblica popolare democratica di Corea. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha infatti incontrato ieri a Pyongyang Kim Jong-un, per poi avere anche un faccia a faccia con la sua omologa nordcoreana, Choe Son Hui.
Nel corso della visita, il ministro russo ha detto di apprezzare il «sostegno incrollabile e basato sui principi», garantito dalla Corea del Nord alla Russia sul conflitto ucraino. […]
«Dopo lo storico vertice tra il presidente Putin e il presidente Kim Jong-un, possiamo affermare con sicurezza che le relazioni hanno raggiunto un livello strategico qualitativamente nuovo», ha proseguito, riferendosi al vertice tenutosi il mese scorso in Russia tra Kim Jong-un e il capo del Cremlino.
kim jong un e sergej lavrov a pyongyang
Il viaggio di Lavrov si inserisce quindi nel più generale contesto di un rafforzamento delle relazioni tra Mosca e Pyongyang: relazioni che […] si stanno cementando soprattutto in funzione antiamericana e con un’attenzione particolare al dossier ucraino.
D’altronde, la scorsa settimana la Casa Bianca aveva reso noto che la Corea del Nord avrebbe consegnato alla Russia oltre mille container di munizioni e attrezzature militari per il conflitto in Ucraina. «Condanniamo la Corea del Nord per aver fornito alla Russia questo equipaggiamento militare, che sarà utilizzato per attaccare le città ucraine e uccidere i civili ucraini e favorire la guerra illegittima della Russia», aveva detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, John Kirby.
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«In cambio del sostegno, riteniamo che Pyongyang stia cercando assistenza militare dalla Russia, compresi aerei da combattimento, missili terra-aria, veicoli blindati, attrezzature per la produzione di missili balistici o altri materiali e altre tecnologie avanzate», aveva aggiunto.
E attenzione: la questione va ben oltre i rapporti bilaterali tra Corea del Nord e Russia. Ieri, l’Associated Press ha riferito dell’esistenza di prove secondo cui Hamas, nel suo brutale attacco contro Israele il 7 ottobre, avrebbe utilizzato delle armi nordcoreane. Nonostante alcuni giorni fa Pyongyang avesse cercato di smentire che Hamas aveva usato suoi armamenti, l’analisi pubblicata dall’Associated Press sembra piuttosto solida. Questo vuol dire che l’influenza politico-militare della Corea del Nord presenta ramificazioni anche in Medio Oriente.
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[…] non bisogna trascurare che Putin ha recentemente avuto un bilaterale con Xi Jinping a Pechino. «I nostri due Paesi hanno approfondito la fiducia politica reciproca e mantenuto uno stretto ed efficace coordinamento strategico», aveva detto il presidente cinese nell’occasione.
Il capo del Cremlino sta insomma cercando di consolidare un network internazionale in funzione antiamericana, tenendo presente sia il dossier ucraino sia quello mediorientale. Ricordiamo infatti che, negli ultimissimi anni, sia la Russia sia la Cina hanno rafforzato i propri legami con quell’Iran che, a sua volta, spalleggia storicamente Hamas. A luglio 2022, Mosca aveva siglato con Teheran un accordo energetico dal valore di 40 miliardi di dollari, mentre a marzo 2021 Pechino aveva stretto con il regime khomeinista un patto di cooperazione venticinquennale.
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