Estratto da www.open.online
sergio mattarella alla sede del politecnico di torino a tashkent, uzbekistan
Hamas non rappresenta il popolo palestinese e ciò che ha fatto lo scorso 7 ottobre rappresenta «un insulto all’unanimità». Al contempo la risposta militare di Israele «deve tenere conto delle vittime civili» e un domani dovrà tornare a cedere il passo al dialogo, tale da portare alla soluzione due popoli e due Stati.
È quanto ha detto questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Tashkent, in Uzbekistan, dove si trova in visita di Stato. Con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev Mattarella ha parlato dei rapporti bilaterali […].
sergio mattarella shavkat mirziyoyev
Ma anche delle due angoscianti guerre alle porte: quella in Ucraina […] e quella tra Israele e Hamas (ri)esplosa da poco più di uno. «Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre, sgozzando bambini, violentando le donne, prendendo ostaggi bambini e anziani e filmando le scene di violenza è un insulto all’umanità», ha messo in chiaro Mattarella, ribadendo «nell’interesse dei palestinesi che Hamas non rappresenta il popolo palestinese».
Quanto alla risposta di Israele […], certo «le azioni militari devono tenere conto delle vittime civili, ma non si può mettere sullo stesso piano la deliberata azione di Hamas di colpire civili inermi».
sergio mattarella in uzbekistan
[…] Infine, l’auspicio per il futuro, quando auspicabilmente presto la guerra sarà conclusa: «Resto convinto – ha detto Mattarella – che l’unica soluzione che porti alla stabilità e alla pace sia quella di due popoli e due Stati».
[…] Ospite del grande Paese dell’Asia centrale, Mattarella non ha potuto non evocare anche l’altra guerra che da oltre un anno e mezzo tormenta l’Europa: quella tra Russia e Ucraina. In primis con una nota di carattere personale: «Alla mia età non immaginavo di poter assistere alla guerra in Europa», ha confessato il capo dello Stato a Mirziyoyev.
sergio mattarella a tashkent, in uzbekistan
Per poi porre l’accento, anche in questo caso, sulla necessaria exit strategy dalla situazione di stallo creatasi: «Quello della Russia è stato un grave errore che riporta indietro il tempo, perché nessuna controversia può essere risolta aggredendo il vicino». Ciò detto e per l’ennesima volta ribadito, però, Mattarella ha voluto chiarire che «nessuno vuole umiliare e indebolire il ruolo della Russia». Per questo l’Italia oggi «incoraggia tutti i tentativi di mediazione in corso che rispettino l’integrità territoriale dell’Ucraina».
[…] Sbarcato a Tashkent ieri sera dopo la missione in Corea del Sud, Mattarella è stato accolto […] al palazzo presidenziale di Tashkent da una cerimonia ufficiale di benvenuto. In giornata saranno firmate diverse nuove intese bilaterali tra i due Paesi, che spaziano dalla collaborazione sui visti a quella su istruzione, ricerca e sviluppo tecnologico, dallo sport alla diplomazia. Prima dei colloqui Mattarella ha deposto una corona di fiori al monumento dell’Indipendenza uzbeko a Tashkent. Nel pomeriggio visiterà invece la sede del Politecnico di Torino nella capitale uzbeka […]. In serata infine è previsto il trasferimento a Samarcanda. […]
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