scelgi le padelle come gli uomini
La pubblicità crea modelli, li ritrae e condiziona i nostri comportamenti. Se consideriamo l’immagine della donna, dal secondo dopoguerra ad oggi, la pubblicità ne ha dato una rappresentazione sempre diversa: nel ruolo di casalinga negli anni ’50 e ’60, amica e compagna negli anni ’70, donna in carriera negli anni ’80 e ’90.
pure la banca con la ragazza in intimo
Oggi i ruoli sono molti: donna di casa, madre e moglie, figlia, amica, lavoratrice, ragazza acqua e sapone e seduttrice. Cinquanta anni fa i messaggi diffusi da alcuni manifesti pubblicitari internazionali divulgavano valori tutt’altro che positivi: razzismo, incitamenti al fumo, ammiccamenti alla pedofilia, stereotipi e quant’altro.
loro combattono lei fa il bagno
Ma soprattutto la donna, oltre a sponsorizzare prodotti rivolti per lo più ad un pubblico maschile (automobili, moto, alcool e sigarette), vestiva i panni della stereotipata casalinga perfetta dedita alla cura del focolare che, per rispondere alle regole del mercato, serviva incondizionatamente il proprio marito. Cioè che ne risultava era chiaramente la trasmissione di messaggi esplicitamente sessisti.
la esso fa impazzire le donne
Nessuna di queste pubblicità, oggi, passerebbe il test di ammissibilità, probabilmente. Chissà che in 50 anni, avendo fra le mani le pubblicità di oggi, non penseremo le stesse cose che state pensando voi guardando queste immagini. Le pubblicità qui di seguito sono tutte del mondo anglosassone, ma sicuramente (e purtroppo) anche noi latini non saremo stati da meno.
il latte rende belle la coperta elettrica che scalda l atmosfera i sigari tiparillo auto sportiva mgb la mini clubman vintage la pubblicita della carta da parati quando la donna stava ancora in cucina le nostre curve sono tutte nei posti giusti le ragazze pazze per lo scotch la tinta per capelli che fa impazzire gli uomini