Maurizio Di Fazio per Repubblica.it
SESSO DROGA E CALCI
Chi ha cercato di ammazzare il suo batterista con un'ascia per liberarlo dal demonio? Cosa ci facevano sessanta ragazze nude (60!) nel soggiorno della villa di Robert Plant a Malibu? In quale stanza George Harrison è stato costretto a entrare dalla finestra, calandosi dal tetto, per cinque mesi consecutivi? Chi era quel mariuolo che firmava autografi fingendosi per un veterano del Vietnam?
charles manson
E ancora: chi ha percorso settanta chilometri in auto da morto? E perché il fascino maligno di Charles Manson ha incrociato il percorso, e a volte anche il destino, di giganti come John Lennon, Neil Young e Dennis Wilson? E quella volta in cui Phil Spector, l'uomo del "wall of sound", nel corso delle registrazioni di un album di Lennon che era stato chiamato a produrre, prima si vestì da chirurgo, poi da istruttore di karate, da cowboy e infine minacciò con la pistola uno Stevie Wonder in visita di cortesia, legò John a una sedia e sparò in aria, conficcando una pallottola nel soffitto?
Sesso, droga e calci in bocca di Renzo Stefanel (Giunti), raccoglie 38 storie di pura, grassa, aneddotica rock, al di là di ogni più drammatica e bizzarra immaginazione: roba maudit, polarizzata dal male e dalla febbre dell'autodistruzione ma a volte anche involontariamente comica.
jimmy page e robert plant
Tra inenarrabili baraonde, tragedie sfiorate o andate a "buon" fine, arresti sul palco (come quello, leggendario, di Jim Morrison alla New Haven Arena il 9 dicembre del 1967), orge a tutto spiano e sesso fatto stranissimo, maghi, cabale e demoni mostruosi sotto il letto. Da un Serge Gainsbourg che flirtava con le lolite e fumava stecche di gitanes persino sul letto di morte al batterista dei Led Zeppelin che scorrazzava in moto lungo i corridoi del Continental Hyatt House.
pamela des barres robert plant
Brutti, sporchi e cattivi; cocainomani, eroinomani ed erotomani; scavezzacollo, dediti a ogni tipo di congresso carnale e giostra infernale con la sorte; groupies e polvere bianca come se piovesse. Tanto le rockstar hanno sempre beneficiato di un codice morale e penale ben distinto dal nostro. Dalle origini alla new wave, ecco la fenomenologia del côté più brutale, grossolano, folle e borderline del rock.
SERGE GAINSBOURG JANE BIRKIN
Sesso, droga e calci in bocca ci consegna un turbolento affresco esistenziale ancorché musicale di un pianeta parallelo affollato da personaggi, luoghi, comportamenti e sentimenti dissonanti, allergici a qualsivoglia compromesso con la normalità. Qualche esempio?
Anita Pallenberg. "Lasciami leccare l'adrenalina".
Incarnazione di una dea, Anita Pallenberg nasce a Roma nel 1944, in piena occupazione nazista, da una famiglia di artisti calati dalla Baviera ai primi del 900... Anita entra nella storia del rock un martedì, il 14 settembre 1965, nella sua Monaco, al Circus Krone, nel backstage di uno dei due concerti che i Rolling Stones tengono quel giorno.
BIRKIN GAINSBOURG
"Ne conosce uno, biondo, faccia d'angelo e ghigno satanico. Come lei. Simpatico, quel Brian Jones. I due vanno a vivere insieme. Come non innamorarsi di una così? Ci casca pure Keith Richards, da poco trasferitosi a casa Jones, anche se cerca di mantenere le distanze per rispetto dell'amico. A casa Jones è un party continuo: sesso e droga sono routine quotidiana.
keith richards anita pallenberg a roma
Brian ha la passione per LSD, lesbiche e orge; Anita non gradisce molto le ultime due. L'amore libero è un conto, il partouze un altro. Ci sono anche i litigi: Brian è uno che picchia le donne. Lancia coltelli e bicchieri, tira pugni. Ma con Anita, anni di sport alle spalle, sono occhi neri e fasciature. Per lui".
Dopo un festino interrotto dalla polizia, Brian, Anita e Keith si trasferiscono a Parigi prima, nel Marocco poi. Ma Brian si ammala e Anita e Keith proseguono il viaggio, ed è subito amor fou. Il ménage à trois va avanti per un po', finché Anita va a convivere con Keith Richards. E diventa, di fatto, il "sesto Stone", la loro musa e Zarina.
anita pallenberg e mick jagger
Incedono gli anni Settanta e Anita Pallenberg sprofonda nell'eroina. E "quando Richards si disintossica e lei no, è la fine. Nel 1979 vive nella campagna di New York, con un diciassettenne ossessionato dalla roulette russa, che ha l'allegra idea di spararsi in bocca mentre sono a letto insieme.
anita pallenberg e mick jagger, 1970
Ingrassata, ombra di se stessa, si circonda di una nuova corte: stavolta i tossici punk e new wavers di New York. Fa coppia con Richard Lloyd dei Television e va dai pusher nel Lower East Side in limousine". Quando nel 1980 becca Keith al Ritz di New York con la nuova fiamma, balza sul tavolo e gli spiattella l'origine del mondo in faccia. "Chissà se è questo che racconta, ormai nonna disintossicata, all'annuale riunione della famiglia Richards la sera di Natale. Potrebbe anche essere".
David Bowie. "Ziggy's Folies".
"Terrorizzato, Bowie raccontò di essere stato rapito da uno stregone e due streghe di colore, che volevano il suo sperma per concepire il figlio del diavolo. Cosa poteva fare per difendersi?". La sua corista e amante Ava Cherry "ebbe la saggezza dell'ovvietà: 'Basta che non ci fai sesso, David'. Poi gli consigliò una strega bianca di New York che David già conosceva, Walli Elmlark: 'Le streghe vogliono ucciderti, Angie, per arrivare a me. I loro malefici sono arrivati fin qui', disse Bowie a sua moglie Angela.
claudia lenneare bowie
Così Angie telefonò a Walli Elmlark, spiegandole tutto. Walli le disse come proteggere la casa con sacchetti di erbe essenziali e suggerendo un esorcismo tratto dal Libro tibetano dei morti", da cui Bowie non si separava mai. Non migliorò le cose il loro trasferimento in una villetta al 637 di North Doheny Drive, a Beverly Hills. Anche perché "vi aveva vissuto fino alla morte, nel 70, Gypsy Rose Lee, spogliarellista seguace del chiaroveggente Edgar Cayce, l'uomo dei milleduecento resoconti visionari sulla terra dei faraoni".
angie e david appena sposi
E nella nuova dimora Ziggie "erigeva statue di cinque metri che raffiguravano i supermen dell'omonima canzone; disegnava pentacoli e alberi della vita cabalistici; eseguiva complessi calcoli numerologici; conservava unghie e capelli tagliati perché non cadessero in mano alle streghe; faceva foto con effetto Kirlian dell'aura del proprio crocifisso prima e dopo la coca; tentava viaggi astrali con le carte Tattwa ed evocazioni di angeli e demoni".
david bowie
Una sera gli parve di vedere emergere dalla piscina Satana in persona. "L'acqua della piscina cominciò a ribollire stranamente, tanto da sembrare battuta da qualcosa di invisibile. La coraggiosa Angie controllò: nessun impianto era in funzione. Dopo quindici minuti, il gorgoglio smise. Angie tornò a vedere. Sul fondo era comparsa la forma di un gargoyle: "Brutta, scioccante, malvagia". Nessuno riuscì a cancellarla.
John Lennon 1975-1980. "All You Need Is Love".
"Dopo la nascita di Sean, il sesso con Yoko Ono si era diradato fino a scomparire. Già il fatto che lui la chiamasse Mother suonava a epigrafe di una relazione in cui John aveva sempre visto il suo fiorellino giapponese come un sostituto della madre. Nel 1980, poi, l'unica possibilità di soddisfazione sessuale non autoindotta per il povero John erano le massaggiatrici che ogni settimana gli facevano visita nel lussuoso appartamento al Dakota Building di New York".
john lennon yoko ono 2
Ed era incrollabile la fiducia della coppia platonica nei confronti della magia. Nell'aprile del 1980, Yoko aveva spedito il genio di Imagine a Città del Capo per ragioni di "pulizia karmica". Entrambi credevano ciecamente agli oroscopi di Patrick Walker, ritagliati dalla rivista Town & Country, "incollati sui propri diari, analizzati con lo scrupolo certosino di un naturalista dell'800".
john lennon yoko ono TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon
Poi c'erano i tarocchi: "Non solo Yoko li faceva in proprio per decidere le mosse in affari e nella gestione del patrimonio, ma aveva assunto, d'accordo con Lennon, un cartomante di fiducia, John Green, in arte Charlie Swan, detto 'O' (da oracle, 'oracolo'). Un barbuto di due metri per centotredici chili con fama di chiaroveggente". Oltre ai tarocchi c'era inoltre la numerologia. Per questo avevano scelto di vivere al Dakota Building: "Tanti buoni numeri: civico 1; 72a strada ovest; appartamento 72. E sette più due dava nove, numero ottimo per la numerologia. Il fatto che proprio lì fosse stato girato da Polanski l'horror demoniaco Rosemary's Baby, latore di funestissimi lutti, non contava".
Keith Richards. "Voglio una guida spericolata".
"Mi sono quasi ammazzato drogandomi insieme a Keith Richards; ma andare in auto con lui era anche peggio" raccontò una volta il critico rock Nick Kent. Nel 1974 al povero Kent toccarono due viaggi da incubo. Uno a fari spenti nella notte buia, a centocinquanta all'ora, verso la dimora di mister Ron Wood. E l'altro ai primi di ottobre, direzione studi della BBC, dove Keith sarebbe stato intervistato all'Old Grey Whistle Test sul nuovo album, It's Only Rock and Roll (But I Like It), in uscita un paio di settimane più tardi. Stavolta i fari erano accesi ma la velocità era la stessa, anche nelle curve delle strette provinciali inglesi".
TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon
Rivista oggi, l'intervista parla chiarissimo: Keith, che guidava sempre senza patente, aveva appena rivisto la Triste Mietitrice in faccia; ma anche quella volta l'aveva vinta lui la campale partita a scacchi, come sarebbe accaduto chissà quante altre volte nei decenni a venire. "Con la sua Bentley S3 blu a cambio automatico, chiamata Blue Lena ('Energia blu'), filava ai canonici centocinquanta all'ora, costantemente fatto, dimostrando una particolare predilezione per urtare qualsiasi cordolo trovasse per strada".
Johnny Cash. "Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate. O no?".
"Così, ai primi di ottobre del 1967, ecco la soluzione geniale: uccidersi. 'Non volevo vedere sorgere di nuovo il sole' dirà anni dopo. 'Avevo rovinato la mia vita. Mi ero allontanato così tanto da Dio e da qualsiasi forza che potesse dare un po' di stabilità alla mia vita che ero convinto di non avere nessuna possibilità di farcela'".
spector
E per quale tipo di uscita di scena propende, the Man in Black? "Cash decide di morire smarrendosi nella Nickajack Cave, un labirinto inestricabile di gallerie e grotte, alcune delle quali larghe quanto due o tre stadi da football, che si trova nel Tennessee. Il posto ideale: 'Il buio assoluto era perfetto per il momento in cui ero più lontano da Dio di quanto fossi mai stato'. Solo che, mentre se ne sta chissà dove nelle tenebre, lo assale 'una sensazione di pace, limpidezza e sobrietà assolute'.
johnny cash 1996
'Pensavo di avere abbandonato Dio ma Lui non aveva abbandonato me. Presi coscienza di un concetto estremamente chiaro: non potevo disporre del mio destino. Non potevo disporre della mia stessa morte... Così cominciai a strisciare in una direzione a caso, brancolando nel buio con le mani per evitare di cadere in qualche precipizio, muovendomi lentamente e con calma, come un granchio'.
PHIL SPECTOR
Dopo molte ore il più grande cantante folk riemerge dal labirinto. Un miracolo. E all'ingresso della grotta ad aspettarlo c'è la sua amatissima June Carter. Un oscuro presagio l'aveva spinta fin lì. Da quel momento il Nostro si dedica a Dio e rinasce. Abbandona le droghe. Incide l'epocale At Folsom Prison. Sposa June. Sopravvive. Una favola a lieto fine, nella storia maledetta del rock.